di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
La tecnologia e l’industrializzazione da sole non bastano a rendere competitive un’impresa, serve anche una visione strategica sull’organizzazione delle risorse umane e dell’azienda. Una ricetta semplice a dirsi, più difficile a farsi, ma che è replicabile e attuabile anche nelle piccole e medie imprese grazie a studi e metodologie applicate e condivise fra industrie, università e studiosi.
Oltre 30 anni di know how che oggi pomeriggio si sono addensati nel laboratorio organizzato da Confindustria Macerata e condotto da Carlo Odoardi, un passato remoto nella “scuderia” Olivetti, un passato prossimo nella pubblica amministrazione e un presente nella ricerca, nell’università e nel business. E la scoperta che emerge dalla nuova metodologia è che non basta innovare, non basta essere virtuosi e competitivi, occorre anche saper organizzare per capitalizzare utili e guadagni. E non sottovalutare la persona: «la nostra metodologia è un’esperienza che nasce da diversi partner istituzionali e università nel 1987 – ha spiegato il professor Odoardi – abbiamo studiato come nell’innovazione organizzativa concorrano una serie di fattori che abbiamo chiamato inibitori e antecedenti. Gli antecedenti sono quelli che spingono in avanti la performance, che permettono di aumentare il potenziale, sono elementi facilitatori e incidono su team e su organizzazione. Ma per ciascun antecedente c’è un inibitore, quindi come imprenditore quanto più conosco i miei inibitori, tanto più possono spingere sugli antecedenti. E’ questa la formula magica e con questo laboratorio vogliamo spiegare come riconoscere questi fattori e sfruttarli a proprio vantaggio. L’innovazione tecnologica è importantissima, ma da sola non basta, serve integrarla con quella organizzativa e di capitale umano». Una trentina gli imprenditori di diversi settori, dalla metalmeccanica, alla moda e alla chimica presenti all’incontro laboratorio che si è svolto oggi pomeriggio all’Hotel Cosmopolitan. Fra i promotori Luca Paoletti, titolare di Fonderie PL di Montefano e presidente dei metalmeccanici di Confindustria Macerata: «ho sperimentato la metodologia del professor Odoardi nella mia impresa – ha spiegato l’imprenditore- e mi ha permesso di coinvolgere meglio il personale, da qui il laboratorio allo scopo di condividere la metodologia e il percorso di crescita che c’è dietro a queste sperimentazione». Soddisfatto per la collaborazione il presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini: «Confindustria Macerata è sempre attenta ai mutamenti e ai cambiamenti del sistema economico e per questo abbiamo voluto proporre questo laboratorio per mettere a sistema risorse e capitale umano, industria 4.0, ma anche organizzazione affinchè nessuno resti indietro e tutti concorrono allo sviluppo del territorio. Carlo Odoardi è docente di psicologia dell’economia, ma anche manager di Umbra group e proprio con l’Umbria abbiamo intensificato i nostri rapporti grazie alla vicinanza offerta dalla nuova infrastruttura».
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