di Laura Boccanera
«Pesce somministrato ad un bambino allergico e merluzzo dal mar Baltico (fuori dal capitolato). Multe e sanzioni per la All food dal comune di Civitanova». A dirlo è il consigliere comunale Pier Paolo Rossi dopo una richiesta di accesso agli atti che ha messo in luce una serie di contestazioni al servizio di refezione scolastica inoltrate dai genitori e in un caso da un’insegnante per un pasto a base di vongole che stava per essere consegnato ad un bambino allergico al pesce. In totale si tratta di 3 sanzioni per 3.800 euro, più di una richiesta di rimborso di 6mila euro che il Comune ha fatto alla ditta per una serie di servizi che non sono stati erogati. Il consigliere di Civitanova cambia pone il problema dal punto di vista politico, ma anche sulla qualità del servizio. «Nessuno sa che ci sono stati problemi con la ditta che espleta il servizio. E nessuno lo sa perché l’assessore Barbara Capponi si è ben guardata dal riferirlo ai genitori o perfino al comitato tecnico mensa» esterna Rossi. Oltre al problema emerso mesi fa col pesce proveniente dal Mare di Barents, zona Fao fuori dal capitolato, nuove anomalie sono state appurate e contestate.
Rossi rende noto che in seguito ad una segnalazione del 14 febbraio, in cui si riscontrava, oltre ad un insufficiente quantitativo di pietanze somministrate, l’uso di pesce surgelato proveniente dal mar Baltico (zona Fao 27 anzichè 37) non compresa tra quelle accettate dal capitolato, l’utilizzo di olio anch’esso non conforme al capitolato d’appalto e l’errata consegna di un pasto ad un bambino allergico. Per queste irregolarità il Comune ha multato la ditta con due sanzioni da mille euro ciascuna. E una nuova segnalazione del 9 maggio permetteva di appurare l’uso reiterato di pesce surgelato dal Baltico, infrazione multata con 1.800 euro. «L’assessore Capponi ha pensato bene di tenere il comitato tecnico e i consiglieri comunali all’oscuro di tutto. Sconcertante che la Capponi, pur sapendo delle sanzioni, lo scorso aprile uscì pubblicamente con un leggendario salamelecco in cui evidenziava la massima attenzione da parte della ditta nella preparazione delle diete speciali». Ma tra le situazioni da chiarire c’è anche l’inosservanza di una serie di punti che erano nell’offerta tecnica del bando e che non sono mai stati espletati: «con una determina del 22 agosto il Comune ha chiesto un rimborso di circa 6mila euro per il mancato espletamento del servizio di rilevamento quotidiano delle presenze tramite personale proprio, un servizio compreso nell’offerta presentata in fase di gara – prosegue Rossi – e che quindi potrebbe avere inciso sull’acquisizione del punteggio necessario all’ottenimento dell’appalto. Non mi pare sia stata attivata per esempio la convenzione obbligatoria con un ente o associazione no profit cittadina per la ridistribuzione del cibo non somministrato nei refettori scolastici. Chiedo se invece siano mai stati attivati altri servizi, proposti dalla All Food sull’offerta presentata in fase di gara, come la distribuzione a tutte le scuole di apparecchio per il compostaggio e la distribuzione ad ogni bambino della “borsa antispreco” per il trasporto a casa del cibo avanzato ma ancora intatto. Constatato tutto questo credo che l’assessore Capponi dovrebbe quindi preoccuparsi di controllare ogni minimo aspetto per la soddisfazione unica dei bambini e dei genitori e non lasciare invece agli stessi genitori l’incombenza della vigilanza sulla qualità del servizio».
il pesce dell'adriatico costa meno
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Assessorato senza fine…senza decoro….senza controllo.