Dopo attente operazione di restauro, il prossimo sabato 21 settembre alle 16, in occasione delle giornate europee del patrimonio, sarà restituita alla cittadinanza la splendida tela raffigurante l’Adorazione dei Magi datata 1587 e firmata, in basso a sinistra, “Tentoretto”. Il prezioso dipinto, al momento, è conservato nei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi dal 2016, dov’è stato trasferito, insieme ad altre opere, a causa dei gravi danni dovuti al sisma, che hanno reso inagibile la chiesa di Santa Maria delle Vergini in cui era a decoro della parete destra della cappella Ferri.
Romano Carancini
«Riabbracciare il Tintoretto del Santuario delle Vergini dopo il restauro – interviene il sindaco Romano Carancini – equivale a ritrovare il sentimento di una comunità cittadina che, attraverso l’opera, coltiva la speranza di rivederlo dentro la propria sacra casa in tempi ragionevoli. Alla città, attraverso i Musei civici di Palazzo Buonaccorsi, il compito di restituire la gioia e l’emozione di poterlo ammirare, ogni giorno, a disposizione di tutti, in tutto il suo splendore originale. Torniamo a salutare quella rara espressione di bellezza d’arte e di amore cristiano che abbiamo il privilegio di conservare». I lavori di restauro sono stati eseguiti dal laboratorio di Mariani e Topa sotto la direzione del dottor Pierluigi Moriconi della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche, e sostenuti grazie al contributo delle socie del club Inner Wheel di Macerata. «Sabato 21 settembre, con una inaugurazione ufficiale – afferma la presidente del Club Marina Cudini – vede luce la realizzazione del restauro dell’opera del Titntoretto. Siamo molto orgogliose di aver contribuito al recupero del patrimonio artistico della nostra città, perché una delle finalità della nostra associazione è proprio quella di intervenire a sostegno delle esigenze sociali e culturali del territorio. Sostenere l’arte e renderla fruibile ai cittadini è un dono per tutti».
Stefania Monteverde
L’assessore Stefania Monteverde sottolinea il valore incredibile dei musei civici: «Sono la casa del patrimonio culturale della città, lo curano, lo conservano, lo valorizzano. Dopo il sisma abbiamo dato la disponibilità degli spazi sia a Camerino per il deposito di due importanti opere del ‘400 sia per il Santuario delle Vergini. E’ la comunità che si prende cura del patrimonio ereditato e lo trasmette alle nuove generazioni». Il dipinto fu acquistato a Venezia nel 1585 dalla nobildonna maceratese Clelia Amici, per la cappella di famiglia nel Santuario di Santa Maria delle Vergini realizzato nel 1565. Dopo il 1861 la chiesa e il dipinto passarono nelle proprietà del demanio e nella competenza della Soprintendenza delle belle arti. Nel 2014 Vittorio Sgarbi ha voluto l’opera per esporla all’oratorio di San Giuseppe, dal 19 dicembre 2014 al 16 marzo 2015, a Urbino. «È un capolavoro straordinario – spiega il critico d’arte – concepito da Jacopo e dipinto da Domenico, suo figlio, che è in una chiesa di Macerata, oggi di proprietà dello Stato. Questo è un dipinto in cui si vede la sua meravigliosa velocità, capacità che rende Tintoretto quasi un pittore informale, ben oltre Tiziano». Il dipinto restaurato sarà riposizionato nella Sala del Trono del piano nobile del palazzo, in attesa del recupero della Chiesa delle Vergini, quando tornerà nella propria cappella.
Nuova luce sul Tintoretto: restauro per l’Adorazione dei Magi
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