Oltre 42mila studenti in provincia di Macerata domani torneranno sui banchi di scuola. La prima campanella suonerà per 6.414 bambini della scuola di infanzia e per 13.074 che sono iscritti alla scuola primaria (713 le classi). Secondo i dati dell’Ufficio scolastico regionale saranno 8.288 i ragazzi che frequenteranno la scuola secondaria di primo grado nel Maceratese e 15.011 quelli che sono iscritti alla scuola secondaria di secondo grado. Per quanto riguarda quest’ultimo tipo di scuole, nel Maceratese il 50,9% dei ragazzi frequenterà un liceo, mentre il 27% è iscritto ad un istituto tecnico e il 21,2% ad un professionale. Nelle Marche Macerata è al secondo posto a livello percentuale per numero di studenti delle scuole superiori che sono iscritti ad un liceo, al primo posto c’è Pesaro-Urbino con il 53,3%. Nel complesso nel Maceratese sono 42.787 gli studenti, 2.104 le classi, e 4.946 gli insegnanti compresi quelli di sostegno (1.004).
Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, nel saluto di inizio anno ha rivolto un pensiero «agli studenti scomparsi nel corso dell’ultimo anno: ai “ragazzi di Corinaldo” ed ai, purtroppo, tanti altri vittime di tragici eventi, che lunedì non saranno più sui banchi di scuola. Alle famiglie ed a chi voleva loro bene rinnoviamo qui la nostra vicinanza e cordoglio». Ha poi rivolto un saluto ai «30mila operatori scolastici: dirigenti, docenti personale Ata delle Marche, con l’augurio che possano svolgere il loro lavoro con serenità e mettere a frutto e sviluppare tutta la loro professionalità, con la collaborazione protagonista delle famiglie degli studenti. A voi studenti ricordiamo – ha detto ancora Filisetti –, oltre all’impegno nello studio, l’esercizio dell’autocoscienza, che si interroga a partire dall’identità. Il processo di crescita, nella scuola vi porti alla conoscenza di voi stessi – ha proseguito Filisetti –, a essere persone autentiche che confessano e professano le proprie idee, le attestano, le provano e le realizzano, sino ad esserne “martiri”. Per questo siate coraggiosi come solo la gioventù sa esserlo, guardando con occhi impassibili tutte le difficoltà che il futuro pone davanti. Non disperate, mai, perché la speranza è la radice di ogni progetto, la molla per comunicare con gli altri, la forza che sorregge ogni seminagione. Senza speranza non vi può essere nessun progetto di vita, di crescita per voi e per la Comunità che è intorno a voi, cammina con voi e continuerà a camminare grazie a voi perché il suo futuro appartiene a voi. Il futuro che sognate per voi e per la comunità a cui appartenete si realizza se diventa passione, se diventa fede, se diventa destino. E la storia assicura un destino solo quando la vita scorre impetuosa nelle vene della comunità: che quella vita sia la vostra vita».
Si torna sui banchi a Macerata, suona la campanella per 3.792 alunni
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Professare le idee va bene se sono buone, in caso contrario è bene astenersi dal professarle.
Sei estremamente democratico Iacobini… insegnaci, comunque, qual’è il metodo oggettivo per riconoscere un’idea buona da una cattiva!