Carlo Verna alla prima da preside
del settempedano Garofoletti

STAMPA E SCUOLA - Il neo dirigente nominato a Nocera Umbra è stato il padrone di casa dell'incontro con il presidente dell'Ordine dei giornalisti in occasione della consegna dei premi "Angelo Marinangeli"

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La consegna dei premi all’ex convento di San Francesco d’Assisi

di Maurizio Verdenelli

La presentazione al ‘tempio’ del professor Leano Garofoletti, 41 anni, da San Severino, uno dei più giovani dirigenti scolastici italiani promossi quest’estate dal Miur non poteva essere migliore. A cominciare dal ‘tempio’, l’ex convento di San Francesco d’Assisi a Nocera Umbra, ora preziosa Pinacoteca comunale davanti alla quale sgorga la prodigiosa fontanella di acqua minerale grazie alla quale e all’aria buona del posto, il Santo malato riprese temporaneamente le forze. Eccezionale anche per la qualità dei testimoni alla ‘prima’ da ‘preside’ del settempedano Garofoletti. Cominciando dal padrone di casa, il sindaco Giovanni Bontempi, continuando con la presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, Donatella Porzi (per 7 anni insegnante a Nocera) concludendo con il Gotha del giornalismo italiano.

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Gianfranco Ricci, il fabrianese Luciano Gambucci e Maurizio Verdenelli

In Pinacoteca c’erano infatti il presidente nazionale Carlo Verna, il presidente della Commissione giuridica Gianfranco Ricci, la vicepresidente dei Giornalisti umbri, Pia Fanciulli. In sala colleghi dall’Italia centrale. Da Fabriano Luciano Gambucci, sempre in prima linea per i diritti della categoria e Daniele Gattucci, presidente del circolo della stampa.

Garofoletti ha avuto il caloroso ‘grazie’ da parte di Verna per aver permesso la presenza di una folta delegazione di studenti in Pinacoteca. Ringraziamenti ricambiati dal nuovo dirigente scolastico su cui posano tante speranze di rilancio del paese distrutto dal sisma del 1997, ora stupendamente restaurato.

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Leano Garofoletti e Luciano Carletti

«Seimila abitanti 22 anni fa, ora siamo la metà. Restano disabitate anche le seconde case dei turisti romani, nocerini della prima generazione» dicono nel paese che fu caro a Luigi Pirandello. Garofoletti è stato a lungo applaudito: il suo articolato progetto di didattica permanente teso a rendere la scuola tutt’uno con il territorio ha convinto tutti. Poi ci dice «Sono in Umbria da tempo anni senza dimenticare la mia vicina, cara San Severino. Vivo con mia moglie e i due figli a Gualdo Tadino. Sono affascinato da questo mio incarico di neo dirigente. Dovrò coordinare tutti gli istituti presenti nell’ambito nocerino: dalla scuola dell’infanzia al liceo e all’istituto tecnico passando per elementari e medie. Anche qui si sentono fortemente i problemi post sisma e dello spopolamento. A San Severino, di cui apprezzo l’impegno costante del sindaco Rosa Piermattei, auguro un percorso almeno di risanamento abitativo pari a Nocera Umbra». In sala, da Passo di Treia, pure uno zio di Garofoletti: il professor Luciano Carletti.

garofolettiL’occasione della ‘prima’ da parte del dirigente è stata la consegna dei premi ‘Angelo Marinangeli’ (uno splendido corrispondente umbro, brillante radiocronista, a lungo consigliere nazionale dell’Ordine) allo stesso Verna e a Paola Costantini, redattrice di Tef channel. Nell’ampia sala piena di tesori artistici si è respirata con la festa anche un po’ aria di leggera tensione essendo in corso contemporaneamente a Roma in le nomine dei sottosegretari di Stato. «Giocoforza, il dito sul cellulare andava alle ultime news Ansa»confida Verna. Per l’editoria, Andrea Martella sostituisce come noto Vito Crimi. Verna aveva dichiarato poco prima: «Se l’Ordine dei Giornalisti dovesse essere soppresso, creeremo l’Ordine del Giornalismo. Senza spese, come ora, per gli italiani». Dice Ricci: «Martella è ben stimato dal Pd». La speranza di ‘resistere’ è dunque fondata. Il n.1 dell’Ordine dei Giornalisti a Nocera Umbra accettando il premio («Lo faccio eccezionalmente qui perchè il fatto d’essere presidente dell’Ordine per mia scelta, me lo impedisce») ha tenuto una Lectio sul giornalismo di oggi (e di ieri) atteso alla terribile sfida del futuro prossimo venturo.

verna-2-325x252Nell’intervento di Verna i nodi attuali: lancinante crisi editoriale, precariato dilagante, rapporti non sempre costruttivi con una politica poco disponibile ad accettare l’autonomia di chi informa, la sempre più urgente necessità di riformare, in sinergia col Governo e il Parlamento, una legge (quella sull’Ordine) ormai scavalcata, nei dinamismi quotidiani, dal dilagare (benefico, ma anche insidioso) delle più avanzate tecnologie. Il presidente ha corredato le riflessioni con l’analisi di episodi di cronaca anche molto recente, episodi che, nell’opinione pubblica, hanno suscitato interessanti interrogativi sui più svariati modi di fare giornalismo e sulle modalità di intervento disciplinare a carico di quei giornalisti che non amano lavorare nel rispetto delle regole.



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