Da un lato l’art director che difende la scelta dello sponsor e giustifica anche il Comune, dall’altro Sergio Marzetti, consigliere di maggioranza, che arriva a chiedere la revoca dell’assessorato a Maika Gabellieri. Civitanova Glamour, dopo l’exploit di critiche per il fatto che tra gli sponsor che scorrevano su uno schermo sotto palazzo Sforza ci fosse anche un night (il Top) continua ad accendere le polemiche e rischia di lasciare un segno di lungo periodo sull’amministrazione della città costiera, già finita in passato nel mirino di ironia e critiche per le “porno palme” di Natale.
Il primo a replicare alle critiche è Gianluca Iommi, art director della serata: «Nessuna intenzione sessista, il night è un’azienda come le altre e paga le tasse». Iommi non accetta inoltre accuse sul mancato rispetto delle donne. «Facciamo lavorare modelle donne e uomini 365 giorni l’anno nel massimo rispetto, anzi difendiamo la categoria delle modelle professioniste con serietà e competenza. Purtroppo siamo finiti al centro di una polemica politica e strumentale». L’organizzatore sottolinea che Civitanova Glamour ha portato in piazza più di 3mila persone: «E’ stato un evento strepitoso. Molti sono arrivati da altri comuni e hanno fatto lavorare i civitanovesi. Inoltre hanno sfilato in passerella ben otto aziende e parrucchierie locali. C’erano almeno 30 sponsor civitanovesi». e sulla presenza del Top tra questi Iommi insiste: «E’ un’azienda che paga le tasse, non sta a me decidere. E’ la legge italiana che ne ammette la presenza». Poi la difesa dell’amministrazione: «Il Comune non c’entra niente, gli sponsor li abbiamo trovati noi».
Sergio Marzetti
Sull’assessora Gabellieri, che oggi si è scusata assicurando che «l’agenzia di moda che ha organizzato l’evento non lavorerà più con Civitanova», si abbatte invece il fuoco amico di Sergio Marzetti, consigliere di maggioranza. Marzetti va anche l’oltre l’episodio, criticando i due anni di attività culturale della città con un riferimento alla doppia stagione teatrale di quest’anno: «Civitanova è forse l’ unica città dove l’assessorato alla cultura presenta una sua stagione teatrale e l’azienda Teatri, che per oltre vent’anni ha gestito il settore d’intesa con l’amministrazione comunale, ne presenta una sua, in guerra con il Palazzo. Una virata a 360 gradi rispetto alla storia, che fino all’avvento di questa giunta ha dato sempre risultati positivi».
E secondo Marzetti la responsabilità della situazione è proprio di Gabellieri che «in appena due anni è riuscita nell’impresa di far dimettere due cda – prosegue Marzetti – il terzo è sulla stessa strada, di svuotare i Teatri del ruolo acquisito ridotto alla gestione del cinema, montare palchi, vendere biglietti. In verità, a tentare di svuotare i Teatri per accentrare tutto ci aveva provato Silenzi, che poi ha fatto intelligentemente la retromarcia, sia perché si è trovato di fronte ad un direttore come Di Lupidio che in questa materia ne sapeva molto più di lui, sia perché, da politico consumato, aveva capito che la guerra avrebbe fatto solo danni. Cosa che non ha capito la Gabellieri, artefice di questo passo indietro che, a quanto mi risulta, umilia proprio l’assessorato. Oggi ci troviamo di fronte al paradosso che i Teatri ignorano il programma dell’assessorato, il quale, dal canto suo boicotta quello dei Teatri. L’ ho verificato di persona, e oltre all’aspetto paradossale, come dicevo, ho il forte sospetto che a rimetterci pare sia proprio la stagione teatrale dell’ assessore a vantaggio di quella dei Teatri». Infine la richiesta al sindaco affinché riveda la squadra: «Ce n’è abbastanza perché il sindaco, a metà legislatura, riveda l’assetto della sua squadra e abbia il coraggio di dare qualche ben servito. Un amministratore che in due anni e mezzo ha solo messo in mostra la sua ambizione senza produrre risultati lo metterei al primo posto. Tanto più che, ed è la classica ciliegina sulla torta, allestisce una grossa manifestazione popolare subendo come sponsor un night come se non bastassero le porno palme».
(Foto di Federico De Marco)
Civitanova Glamour, lo sponsor è un night Indignazione social: «Ma non bastavano le porno palme?»
I progressisti ,quelli del tutto si può fare...si scandalizzano per un manifesto che pubblicizza un nightclub...peggio dei sepolcri imbiancati !
Capirai basta andare sui siti appositi per vedere dove "lavorano" certe signore e signorine... dappertutto si legge citanò... adesso lo scandalo è una pubblicità di un locale?
Perché non si scandalizzano della viabilità parcheggi e impianti di depurazione delle fogne che scaricano in mare?
Giusto!
Non serve più la licenza per aprire il night? Autorizzazioni varie? Perché se il night esiste qualcuno di potere lo avrà autorizzato! Se esiste il night è ovvio che esiste anche il manifesto! Purché se ne parli!!! Bravo Gianluca.
Serata magnifica..........allora i soliti sinistri qualcosa bisogna che dicano.
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…”Nel paese della bugia la verità è una malattia” (Gianni Rodari), e qualcuno ricordi: “Mai sanguinare accanto agli squali” (Francesco Agati). Buona notte. gv
Il night club è un’azienda come tutte le altre e non vedo perché come tutte le altre non possa pubblicizzarsi !! …..Siamo tornati agli anni 50 ???
Sentita bene a Civitanova.
In politica uno scivolone diventa incidente mortale, vale per tutti non solo x i sinistroidi…..gli enti pubblici hanno il dovere morale di tenere a freno certe situazioni…di degrado alla luce del sole siamo pieni, in ogni ordine e grado, morale e di strutture…..