Gli organizzatori e i collaboratori di Guancialarte
di Marco Ribechi
Un grandioso festival del Saltarello in stile Notte della Taranta nel Salento. Si può pensare anche a questo quando si mettono insieme un cuoco eccentrico e geniale, un ricercatore di storie perdute e un evento dedicato alla tradizione della tavola. L’idea visionaria ma possibile è nata ieri a Recanati durante la terza edizione di Guancialarte, tre notti pensate per valorizzare il guanciale in abbinamenti classici e arditi. Ospiti d’eccezione il cuoco del ristorante il Picciolo di Rame di Caldarola, Silvano Scalzini, grande esperto di tradizioni contadine, e Nazzareno Graziosi che avvalendosi dell’aiuto del gruppo di Saltarello di Cingoli “Balcone delle Marche” ha raccontato le origini comuni tra la danza maceratese, la pizzica, la taranta e la courenta, tutti balli riconducibili alla popolazione dei Sali, ovvero i Piceni. Ad organizzare il Festival, fino a domenica al convento dei frati cappuccini di Montemorello a Recanati, è l’associazione Guancialarte, Amici del buon cibo: «Siamo un gruppo di appassionati di cucina e vogliamo riscoprire un salume spesso poco considerato perchè ritenuto grasso, il guanciale – spiegano gli organizzatori – abbiamo sia piatti classici come carbonara, gricia, amatriciana, sia piatti più moderni come mezzemaniche guanciale e vongole, baccalà con guanciale e altre». Ma mentre gli ospiti degustavano, Silvano Scalzini illustrava le Ricette del signor Lardo, ovvero la sua pubblicazione dedicata proprio a una pietanza di grande importanta per l’economia tradizionale.
Silvano Scalzini
Ma la grande provocazione è arrivata dal Saltarello: «E’ il ballo da cui derivano le pizziche e le tarante del suditalia – spiega il professor Graziosi – e anche la courenta, un ballo diffuso nelle zone alpine. Sono tutti legati alla popolazione dei Sali, ovvero i Piceni, e il ritmo di queste danze potrebbe derivare da una marcia di spostamento o di attacco». Cogliendo la palla al balzo Scalzini rilancia: «Dobbiamo organizzare un grande festival del Saltarello chiamando a rapporto tutti i gruppi proprio come fanno in Salento che con la Taranta richiamano ogni anno milioni di persone». Nella serata si è parlato anche delle tavole di Gubbio, ovvero delle iscrizioni in lingua preromana trovate forse vicino Cantiano nel tempio dedicato a Giove Appenino dove ci sono le prime testimonianze di macellazione e creazione di salumi e insaccati. Si parla di salame bianco e nero e potrebbero essere le origini del ciauscolo e del salame di fegato. Questa sera a Guancialarte suonerà invece la band beat funky Montefiori Cocktail mentre domenica Chopas e i dritti di Chicago. Grande evento domenica a pranzo con il Carbonara Party.
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