Il consigliere Andrea Marchiori
«Con il consueto affidamento diretto di consulenza esterna il Comune ha volatilizzato 12mila euro di denaro pubblico e, per di più, con la politica estiva della Giunta i Consiglieri di maggioranza andranno a “ripetizioni private” a spese della collettività». E’ Andrea Marchiori, consigliere del gruppo misto e neoleghista, ad accusare l’amministrazione di Macerata. Questa volta per l’affidamento alla società Sintagma di Perugia della Pianificazione urbana della mobilità sostenibile (Pums). E lo fa mettendo a confronto un appalto simile fatto dal comune di Foligno, che è ricorso a gara pubblica nonostante l’appalto non superasse i 40mila euro.
«Nel 2018 il comune di Macerata ha conferito alla società Sintagma Srl di Perugia l’incarico di redigere il Pums. Il costo dell’incarico è stato di 38.200 euro più iva, con affidamento diretto, prossimo al limite soglia di 40mila euro previsto per i contratti pubblici. A questo punto vale la pena fare un raffronto con una situazione analoga: il comune di Foligno per identico progetto Pums, nello stesso periodo, ha indetto gara pubblica fissando come prezzo base d’asta proprio 38.200 euro. Alla gara hanno partecipato 6 imprese e l’appalto è stato aggiudicato alla Sintagma srl la quale ha presentato un ribasso del 32% cosicché, per lo stesso lavoro, a Macerata percepirà un compenso netto di 38.200 euro mentre nella vicina Foligno 25.976 euro. Ma non è tutto. La Sintagma, terminato il lavoro nel mese di maggio scorso, ha consegnato alla Giunta il Piano contenuto in un volume ma l’amministrazione si è accorta che nel contratto di affidamento non era stata individuata la successiva incombenza, ovvero la stesura del “Rapporto ambientale preliminare” (Rap), documento necessario per avviare l’adozione del Piano stesso. Dimenticanza o espediente per evitare di sforare l’importo soglia?», domanda Marchiori, che prosegue: «Con determina dell’8 luglio l’incarico di redigere il Rap è stato affidato alla stessa Sintagma sul presupposto che aveva già redatto il Pums, quindi senza selezione o gara pubblica, con previsione di un ulteriore compenso di 12mila euro più iva che, sommato al precedente, comporta un evidente superamento del limite di 40mila euro imposto dalla normativa sugli appalti pubblici. La specifica destinazione dei 12mila euro è, però, assai curiosa: 7mila per redigere il rapporto preliminare ambientale (quello appunto dell’amnesia di Giunta), 3mila e 200 per l’analisi delle osservazioni e controdeduzioni propedeutiche alla sottoposizione del piano all’esame del Consiglio comunale, attività che, peraltro, potrebbe non essere richiesta o essere di poco conto ma che comunque verrà pagata e, infine, mille e 800 euro per lo svolgimento delle tre giornate di partecipazione aggiuntive (così è scritto nell’atto pubblico). Ma che sono queste tre giornate aggiuntive? – torna a chiedere Marchiori – 600 euro più iva è la spesa per presentare il Piano ai consiglieri di maggioranza in una loro riunione interna. Insomma, una serata tra amici a spese dei cittadini maceratesi ad ascoltare come verrà pianificata la mobilità urbana. Altri 600 euro più iva per la presentazione pubblica del Piano alla cittadinanza, evento a cui potranno partecipare di nuovo anche i consiglieri di maggioranza per un ripasso, qualora la prima spiegazione non sia stata capita da tutti. Infine, altri 600 euro più iva per la presentazione del Piano ai Consiglieri della Commissione urbanistica, dove parteciperanno ancora una volta i consiglieri di maggioranza probabilmente con il notes degli appunti già presi».
Insomma, per Marchiori, «l’affidamento diretto ha prodotto un aumento di spesa per l’Ente e comunque è stata elusa la normativa sui contratti pubblici. Inoltre, la spesa aggiuntiva di 15.225,60 euro lordi appare ingiustificata rispetto al contratto iniziale stipulato per 48.468,16 euro ma soprattutto la quota di spesa di 2.283,84 euro per la presentazione del Piano non trova ragione dal momento che lo stesso è stato già presentato alla Giunta nel mese di maggio ed è compito del sindaco e dei suoi assessori illustrarlo ai cittadini ed ai Consiglieri, a meno che non si sono proclamati incompetenti a farlo». Infine una considerazione politica: «è opportuna – chiede Marchiori -, l’adozione di una Pums al termine di 10 anni di mandato, dopo che a singhiozzo sono state adottate decine di ordinanze che hanno fatto impazzire la cittadinanza e, dopo che con l’acquisizione del ParkSì è stato già rivoluzionato il sistema della sosta e della mobilità del trasporto pubblico locale? Questa operazione suona come una confessione di fallimento per dieci anni di mobilità insostenibile attuata con manifesta incoerenza e colpevole inconcludenza». Il Pums prevede dieci azioni, in particolare: collegamenti tra centro, frazioni e periferie, mobilità dolce e zone a traffico moderato, rilancio del trasporto pubblico locale, parcheggi e politiche della sosta, supporto del modello di simulazione a nuove infrastrutturazioni del
territorio e ad interventi da ultimo-miglio, supporto del modello di simulazione del traffico alle trasformazioni urbanistiche e alle nuove polarità urbane, interventi a carattere immateriale per favorire un nuovo riparto modale, i sistemi ettometrici alternativi ed integrativi al trasporto pubblico su gomma, logisitca ed e-commerce e infine la rete del ferro.
Mostra sul Bauhaus, Marchiori: «Chi ha pagato il catalogo in vendita?»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati