Addio ad Aat Van Rijn,
pittore olandese che amava Macerata

LUTTO - L'astrattista e designer si è spento a 71 anni, per diverso tempo ha vissuto ad Urbisaglia

- caricamento letture

 

Aat-Van-Rijn-2-e1564935174219-325x241

Aat Van Rijn

 

di Maurizio Verdenelli

Da Perugia per quello che si sarebbe rivelato il suo ultimo viaggio era venuto a Macerata in scooter. Un grand tour sentimentale, per lui che non si era mai sposato, percorrendo non solo le strade principali ma pure i sentieri che si perdono nei borghi e nel verde senza fine di questa Terra di Mezzo tra Marche ed Umbria, che lui Aat Van Rijn, 71 anni, il 19 novembre, valente pittore astrattista e designer amava come la sua Warmond, in provincia di Leyden in Olanda. In quel paesino da operetta l’aveva conosciuto durante un viaggio il maceratese Rodolfo Craia insieme con alcuni amici. Che avevano convinto Aat a trasferirsi in Italia, poi ad Urbisaglia che gli ricordava la sua casa, all’ombra del capoluogo Macerata, un’altra Leyden. Van Rijn è morto ieri pomeriggio ad Ancona. Colpito da trombosi era stato subito soccorso dall’amico urbisalviense che era andato a trovare e trasportato d’urgenza all’ospedale di Macerata. Da qui in eliambulanza a Torrette. Dove e’ deceduto nel cordoglio unanime dei tanti fraterni amici italiani accorsi al suo capezzale, alle 15 di ieri.

Aat-Van-Rijn-3-325x244

Aat Van Rijn e Rodolfo Craia

I suoi resti, cremati per espressa volontà, troveranno sede al cimitero di Urbisaglia entro martedi. Nell’attesa, gli amici insieme con un fratello arrivato oggi da Warmond, hanno organizzato una intensa e commossa cerimonia di commiato. E’ profondamente sconvolto Rodolfo Craia che aveva sentito il carissimo Aat fino all’ultimo: «Fino ad un’ora prima del fatale malore. Sapevo dei suoi problemi di salute ed ero preoccupato per lui che si ostinava a girare su e giù in scooter sotto la canicola estiva. Ma lui mi aveva risposto raggiante: “Non stare in ansia per me, Rodolfo. Mai stato così felice: mi sembra di viaggiare tra le nuvole…!”. Già le nuvole di Van Rijn che ne aveva fatto nelle sue ultime opere un simbolo grafico. Ci manchera’ molto…a tutti». Aat, diplomato in Olanda laureato alla Royal Accademia delle Arti, con mostre di successo a Amsterdam e Rotterdam, un’importante, era in Italia, ad Urbisaglia sin dai primi anni ’70, sodale di Giorgio Cegna allora direttore dell’Accademia di Belle Arti di Macerata cui si era subito iscritto.

Aat-Van-Rijn-1-300x400«La sua casa di Urbisaglia era sopratutto un atelier artistico aperto a tutti» dice Craia che ricorda fra tante un’esposizione di particolare importanza a Pesaro del maestro olandese. Poi negli ultimi tempi, il trasferimento a Sapri e due anni fa il riavvicinamento a Macerata: un’altra casa atelier in contrada San Marco, a Cenerente, popolosa frazione di Perugia. Infine, invitato ancora dall’attore e regista amico (suo ospite in occasione di Umbria Jazz) Aat è tornato per l’ultima volta nella terra d’adozione assistendo a diversi spettacoli della stagione lirica, tra i quali il Macbeth Solo interpretato da Sergio Rubini che lui aveva salutato accompagnando Rodolfo. A Perugia, Van Rijn nutriva il suo ultimo sogno: una bella chiesa sconsacrata, di qualche secolo fa, da adibire a proprio atelier. Ed era iniziata la ricerca interrotta improvvisamente a metà dell’ultima salita, prima di raggiungere le nuvole nel cielo infinito di Urbisaglia, dal poggio dove pare di toccare quasi con una mano i Monti Azzurri. Da dove si scopre la sua ‘vecchia’ casetta a fianco del teatro romano che 50 anni fa Aat, il pittore venuto dal Paese dei tulipani e dei mulini a vento, arrivò pieno di gioia e di colori mai riposti nell’archivio del suo cuore di ragazzo.



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X