Nubifragio, Civitanova conta i danni
I balneari si rimboccano le maniche
«Nessun avviso sulle condizioni meteo»

MALTEMPO - I titolari degli chalet dopo la tempesta di ieri. Natasha Bigoni: «Mai vista una cosa simile in tanti anni. Temevo di non trovare più nulla». Marco Scarpetta, vicepresidente Abat: «Siamo al lavoro per risistemare tutto». Da Calamaretto: «Distrutto l'impianto elettrico della scritta, ombrelloni spezzati, i cuscini dei materassi da mare li abbiamo ritrovati allo Shada. Danni per 15mila euro». A San Savino una quercia di 200 quintali è finita sulla strada. Danni alla copertura del mercato ittico. A Potenza Picena un’auto distrutta dalla caduta di alcune tegole

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Un albero spezzato a Civitanova

 

di Laura Boccanera

«Nessuno ci aveva avvertito di simili condizioni meteo, da quando abbiamo lo chalet, e mio padre prima di noi, mai abbiamo visto una cosa simile». E’ ancora incredula per quanto vissuto Natasha Bigoni dello stabilimento Giovanni e Anna, sul lungomare sud. Il nubifragio e le violentissime raffiche di vento ieri pomeriggio hanno scoperchiato il baretto che si trova sulla spiaggia, spezzato diversi ombrelloni e abbattuto il palo delle bandiere. Quello di oggi è stato il giorno della conta dei danni a Civitanova.

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Il baretto dello chalet Giovanni e Anna

Dopo il violento nubifragio che si è abbattuto ieri nelle Marche, oggi la perturbazione è stata declassata a temporale e rovesci copiosi si sono verificati tra le 12 e le 14. Niente a confronto alla furia che si è riversata ieri e che ha spazzato via l’estate. E soprattutto gli chalet fanno i conti con danneggiamenti e programmazione annullata. «Rispetto ai colleghi di Numana e dell’Abruzzo siamo stati più fortunati, danni ci sono stati un po’ per tutti da nord a sud, ora cerchiamo di ripristinare quanto prima la situazione»  ha commentato Marco Scarpetta vicepresidente Abat. Per la maggior parte degli chalet si è trattato di sistemare i disastri del vento che ha soffiato con raffiche di quasi 40 nodi e spostato manufatti e oggetti dal peso considerevole. «Non eravamo stati avvertiti di una cosa simile – commenta Natasha Bigoni – ci avevano detto dell’allerta, ma pensavamo al classico temporale estivo. Poi quando abbiamo visto il cielo diventare nero all’improvviso abbiamo richiamato subito la gente che era in spiaggia. Mai visto in vita mia le nuvole correre così veloci. Io sono rimasta bloccata a casa, abito in piazza, ma non sono riuscita a raggiungere il ristorante. Una volta terminato tutto temevo di non trovare più nulla. Per fortuna rispetto a quanto successo nella zona nord, qui la burrasca si era affievolita, ma abbiamo avuto comunque danni per almeno 10mila euro. Poi ovviamente ieri sera abbiamo messo a posto e poi disdetto le prenotazioni, eravamo preoccupati anche di eventuali incidenti, il lungomare era pieno di rami, di aghi di pino, di acqua, di oggetti trasportati dal vento».

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Calamaretto

Stanno ancora terminando di sistemare i danni anche allo chalet Calamaretto, sempre sul lungomare sud. Qui il vento ha sferzato così forte da riuscire a spostare una delle piante enormi che si trovano all’interno di un vaso di oltre un metro di lato. «Questa pianta l’abbiamo ritrovata piegata e appoggiata alla trave in legno – dice Luca Leonardi, gestore e titolare – e poi è andato completamente distrutto l’impianto elettrico della scritta, abbiamo avuto ombrelloni spezzati, i cuscini dei materassi da mare li abbiamo ritrovati allo Shada. E anche altre piante sono state danneggiate, più la copertura del gazebo. Ieri abbiamo annullato tutto, ma ci sono danni almeno per 15mila euro». Ha ritrovato questa mattina al porto di Civitanova invece i suoi gonfiabili il titolare dell’attività di intrattenimento che ha allestito sul tratto fra Aloha e Ippocampo, sul lungomare nord il parco acquatico. Ieri pomeriggio le raffiche sono riuscite a disancorare i gonfiabili, retti da pesi di 300 chili ciascuno. I gonfiabili si sono spostati come se fossero senza peso e hanno vagato per il mare. Li ha rimorchiati e portati a riva alcuni pescherecci di ritorno al porto e sistemati sulla banchina. Nella notte invece sono state riaperte le strade bloccate dalla cadute di piante.

0ac7d5c8-809f-433f-bec0-1a5bdd11d55d-e1562771634845-325x220La situazione peggiore a San Savino dove una quercia di 200 quintali aveva occupato la carreggiata. Protezione civile e tre ditte private contattate dal comune hanno lavorato fino all’1 di notte per segare l’albero e liberare la sede stradale. Altrove altre piante cadute fortunatamente non hanno fatto danni. Schiantato anche il bellissimo pino marittimo dei giardini del Lido Cluana dove l’area è stata transennata. Pianta pericolante anche tra G7 e Il Veneziano. Nel frattempo prosegue il lavoro della polizia municipale e della protezione civile per  ripristinare i danni in coda dopo le emergenze. Problemi si sono verificati anche al mercato ittico dove le piogge hanno rovinato la guaina impermeabile del tetto. A Potenza Picena una Citroen è andata completamente distrutta dalla caduta di alcuni coppi e mattoni da un palazzo antico. Mentre la proprietaria si trovava al lavoro ha parcheggiato la vettura in via Cesare Battisti, attorno alle mura del convento. Dallo stabile sono piovuti coppi e mattoni: questi hanno sfondato il vetro posteriore dell’auto mandando in frantumi il lunotto posteriore, mentre una tegola si è conficcata nel parabrezza anteriore.

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Saltata la copertura del mercato ittico comunale

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Danni allo chalet Calamaretto

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