Verdi, progressisti e solidali:
il patto per le Marche in 10 punti

REGIONALI 2020 - Il congresso proposto da Diem25 ha riunito a Macerata anche Possibile, Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Italia in Comune, Verdi e Articolo 1. Il decalogo sarà la base della proposta per le elezioni dell'anno prossimo

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Parte dalla biblioteca della Poesia di Macerata il primo passo politico della sinistra verde e progressista in vista delle elezioni regionali del 2020. A proporre il forum il movimento Diem25, coordinato nelle Marche dal maceratese Alessandro Seri e dall’anconetana Giovanna Righi. Presenti i referenti regionali di Diem e di altre sei forze politiche del campo progressista: Luca Angeloni (Possibile), Giuliano Brandoni (Rifondazione Comunista), Giuseppe Buondonno (Sinistra Italiana), Piero Gismondi (Italia in Comune), Diego Lucchetti (Verdi) e Massimo Montesi (Articolo 1). L’occasione è servita per presentare un decalogo di intenti redatto da Deim25, che prende il titolo di “Patto verde, progressista e solidale per le Marche del futuro”. Un documento ipotizzato come base di discussione e approfondimento.

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Alessandro Seri

Durante la discussione è stata sottolineata più volte e da più voci la necessità di una netta discontinuità con le politiche regionali delle ultime legislature e una volontà di radicale cambiamento nei metodi e nelle pratiche che porteranno verso le elezioni regionali del 2020. I punti ricorrenti di critica nei confronti del governo regionale sono stati quelli legati al costante processo di privatizzazione della sanità e quelli legati alla gestione non idonea per tempi e modi della ricostruzione post terremoto. È inoltre stato auspicato un allargamento del forum ad altri soggetti politici, associativi e civici facenti riferimento al panorama progressista ed ecologista delle Marche. L’assemblea si è conclusa con la proposta di approfondire e ampliare i dieci punti proposti da Diem25 e di proseguire nel percorso di discussione attraverso una serie di incontri ed eventi che coinvolgeranno di volta in volta i soggetti presenti al primo incontro e tutti quelli che vorranno aggregarsi per definire l’idea di come dovranno essere le Marche del futuro.

I dieci punti del documento sono:
1) Investimenti annuali del 5% del budget regionale sulla transizione verso le energie rinnovabili, nel recupero delle biodiversità e sulla tutela del territorio
2) Incentivi economici per privati e aziende che investono sulla riconversione ecologica dei mezzi di trasporto, dei beni immobili e sulle nuove forme di smaltimento rifiuti
3) Dare capacità decisionale ad assemblee cittadine e piccole comunità locali sui processi di conversione ecologica territoriale
4) Tutti i posti di lavoro che verranno creati tramite gli investimenti del patto dovranno essere stabili e con remunerazioni adeguate
5) Piano di investimenti su salute, educazione e cultura, nuove campagne per l’edilizia pubblica e per una rete di trasporti ecosostenibile
6) Campagne di sensibilizzazione a favore della solidarietà e dell’inclusione concordate con scuole, università, associazioni e enti di natura religiosa
7) Convenzioni per agevolare i rapporti tra università, scuole, studenti e aziende su progetti dedicati alle nuove energie e alle pratiche verdi
8) Fare in modo che la politica e le istituzioni applichino nuovi modi per misurare il benessere: uguaglianza, ambiente, felicità e salute come indicatori per le Marche del futuro
9) Incentivi alle aziende bio e con filiere corte. Promozione dei prodotti agroalimentari marchigiani
10) Assunzione massiccia di personale e stabilizzazione di quello già assunto per sburocratizzare e velocizzare la ricostruzione post terremoto.

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Giuliano Brandoni

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Massimo Montesi e Giuseppe Buondonno

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Luca Angeloni



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