di Monia Orazi
È iniziato il giorno di Papa Francesco a Camerino. Il Pontefice secondo programma è atterrato alle 8,37 di questa mattina con l’elicottero in località Le Calvie. Ad attenderlo tantissimi fedeli, alcuni in fila da ore, qualcuno non ha dormito in attesa del Pontefice. Il Santo padre è poi partito verso l’area delle casette Le Cortine per far visita a chi vive nelle abitazioni di emergenza in seguito al terremoto. Cinque le famiglie che alla fine hanno conosciuto Francesco.
Che come Francesco si è presentato a casa delle persone dove tutti hanno preparato caffè, paste o una torta. Il Papa nella prima casetta ha detto: «Ho già fatto colazione, ma una pasta la accetto, piccola però». Nell’area Le Cortine è arrivato alle 8,44. Qualcuno nel corso delle visite alle sae ha chiesto al Papa di farsi una fotografia, un selfie e il Pontefice si è sempre prestato volentieri a questi scatti, storici per chi conserverà quelle foto per tutta la vita. «Coraggio» ha detto ad uno dei volontari dell’associazione Io non crollo che ha conosciuto il pontefice nella casetta dove vive la nonna, Maria, di 92 anni. «Ha 92 anni, dieci più di me» ha detto il Pontefice che nelle cinque casette che ha visitato ha scambiato due chiacchiere, qualche battuta, sorrisi e strette di mano per dare coraggio. In un’altra casetta ha incontrato un terremotato che gli ha raccontato che ha le figlie che vivono a Roma e poi gli ha mostrato delle fotografie. Nella terza casetta Francesco è stato accolto da una famiglia con un cagnolino. «Ci deve fare una benedizione particolare» gli hanno detto. Poi gli hanno chiesto «Possiamo offrire qualcosa?». «No grazie, sennò faccio come la gallina» e ha mimato con la mano il gesto di andare a pizzicare in giro il cibo. Poi dal microfono ha detto «Buongiorno a tutti voi. Avrei voluto visitare tutte le case, ogni casa, ma non è possibile. E per questo vi saluto da qua. Sono vicino ad ognuno di voi. Speriamo che questa situazione si risolva al più preso possibile. Grazie della vostra pazienza e del vostro coraggio, voi pregate per me».
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