Un urlo a Berlino: “Forza Lube”. Caccia al double per cinquecento supporter del club di volley di Civitanova che domani in Germania assisteranno alla finale di Champions con lo Zenit Kazan. Nella capitale tedesca questo pomeriggio sono arrivati due pullman con 104 tifosi che si sono fatti venti ore di pullman (sono partiti alle 20,30 di ieri e giunti a Berlino verso le 17) sull’onda dell’entusiasmo per lo scudetto vinto martedì. C’è chi è ancora senza voce per i festeggiamenti di tre giorni fa dopo il match vinto a Perugia, c’è chi si è preso le ferie, chi si è portato i figli. Tifosi che vengono da tutta la provincia di Macerata, ma anche dal resto delle Marche e qualcuno da fuori regione. Quello che accomuna tutti però è la passione e una speranza chiamata Champions.
«L’entusiasmo c’è sempre, ma la carica che c’è oggi è diversa dalle altre» dice la vice presidente di Lube nel Cuore, Rosalba Sabatini, maceratese. È una dei tifosi che hanno raggiunto Berlino questo pomeriggio: «Non si può negare che la vittoria di martedì abbia avuto il suo effetto nel nostro stato d’animo. E’ stata un’impresa, una gioia immensa dopo tante finali perse. Ma tutti, qui, avevano già prenotato il viaggio per Berlino anche prima della finale scudetto e non sarebbe stata di certo una sconfitta a cambiare il nostro amore per questa squadra». I sostenitori biancorossi giunti in Germania con il pullman sono solo alcuni dei 500 attesi per domani. «Tanti arriveranno stasera o domani mattina, molti con l’aereo – racconta Sabatini – tutti orgogliosi come lo siamo sempre stati. Di quanto fatto dalla proprietà, dai giocatori e di noi stessi che ci sentiamo a tutti gli effetti il settimo uomo in campo. I ragazzi ci hanno dimostrato in tanti modi la loro riconoscenza per il nostro supporto e per noi questa è una soddisfazione immensa».
La vice presidente di Lube nel Cuore, che si definisce «la vecchietta del club» per via della sua lunga militanza biancorossa, spiega con poche ma efficaci parole quello che vuol dire sostenere la squadra: «Si parte, si segue la squadra sostenendola sempre, poi si ritorna a casa tardi e il giorno dopo si va a lavorare come sempre: certe volte mi chiedo come faccio, ma la passione supera tutto. Da Vibo a Trento e in Europa: ci siamo sempre». Una dei tifosi che da quando ha conosciuto la Lube non l’ha mai mollata è Tamara Mannozzi di Petritoli. Da due anni non perde una partita. Parla con un filo di voce «per via di Perugia, perché è arrivato un trofeo davvero tanto importante che meritavamo di vincere ed è stato magnifico sostenere i ragazzi sino alla fine». Con lei in trasferta anche il figlio di 14 anni. L’altro, di nove anni, stavolta non l’ha portato con sé ma è un grande tifoso biancorosso. «In tutte le trasferte la mia famiglia è al seguito – racconta – siamo stati tutti contagiati da questi colori. In questi pullman ci sono bambini, la più piccola ha sei anni, ragazzi, adulti per arrivare ad una coppia di ottantenni. La passione non ha età e le emozioni che ci regala questo sport sono troppo belle per non essere vissute a pieno. Noi siamo quelli che hanno scelto di viaggiare scomodi ma in realtà più comodi perché tutto è organizzato dalla società e dalla precisione del signor Cozzi (responsabile rapporti con i tifosi, ndr). In tanti arriveranno domani per tifare una squadra che merita tifosi come noi. C’è un’aria più distesa dopo la vittoria dello scudetto ma non abbiamo la pancia piena. Domani ce la giochiamo alla pari, Kazan sembrava imbattibile ma noi, ora, siamo allo stesso livello. Vincerà chi avrà i nervi più saldi». Domani sugli spalti, dopo aver assistito alla finale femminile «sono molto contenta di vedere quella che credo sarà sicuramente una partita spettacolare, le ragazze meritano lo stesso palcoscenico maschile», dice Tamara Mannozzi, ci sarà il grande appuntamento: «Noi critichiamo poco e tifiamo tanto. I giocatori non hanno mai mollato, tutti hanno dimostrato di essere uomini e campioni. E noi li abbiamo sempre sostenuti e continueremo a farlo. Vincere la Champions è un sogno – conclude – in tanti sono arrivati dopo il 2002 e quella vittoria di Opole. Sarebbe l’apoteosi concludere questa settimana che ci ha portato lo scudetto, dopo sette finali perse, con il titolo continentale. Tutta la Lube e i suoi tifosi lo meritano».
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