
I Metronhomme
di Marco Ribechi
Esordio al Politeama di Tolentino per il nuovo lavoro del gruppo rock progressive maceratese Metronhomme. Intitolato “4” come i quattro elementi che compongono la band, come il quarto album e come la durata media di ogni canzone, il disco propone un rock progressivo dallo stile autentico e onirico, anche a causa dell’assenza della voce. «Il disco è stato in cantiere per diversi anni – spiega in apertura l’ex membro Paolo Scapellato – questo è il primo live assoluto e grazie a Officine Mattòli abbiamo deciso di portarlo in questo splendido teatro». I Metronhomme nascono nel 2002 da un gruppo di strumentisti stanchi di suonare nei pub ma con il desiderio di dar vita a qualcosa di nuovo.

Un momento del concerto
I loro primi lavori sono caratterizzati dalla forma del concept: non singoli brani ma un’unica composizione concettuale articolata in più brani, da rappresentare in un contesto teatrale. Con questo metodo, prendono vita i primi tre album del gruppo: L’ultimo canto di Orfeo, Neve e Bar Panopticon. In “4” trovano spazio ben 11 brani strumentali, per una durata totale di 43 minuti di musica dal grande impatto emotivo. Lo spettacolo di Marco Poloni, Andrea Lazzaro Ghezzi, Tommaso Lambertucci e Mirco Galli è stato un lungo viaggio nella più pura tradizione del progressive italiano così fiorente negli anni ’70 ma allo stesso tempo quasi assente dal territorio marchigiano. Nei brani forte l’influenza dei King Crimson, Genesis e Pink Floyd con richiami anche alla PFM. Un concerto d’impatto, mai banale ed emotivamente coinvolgente che al recupero di un sound consolidato sa unire il proprio gusto e una propria creatività innovativa.








Davvero difficile trovare una voce maschile valida dalle nostre parti.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati