Sisma, campagna di ascolto Cisl:
«La stragrande maggioranza
non sa quando tornerà a casa»

CALDAROLA - Oltre 3mila terremotati intervistati dal sindacato: i risultati presentati in un incontro con sindaci, Regione, commissario alla Ricostruzione e rettore di Unicam. Il 74% delle persone coinvolte ha perso la propria abitazione, 1 su 5 sostiene che non vi rientrerà mai, mentre la maggior parte prevede file di attesa lunghe 10 anni. Forte insoddisfazione sul Cas: il 69% di quanto lo percepiscono teme di perderlo prima di tornare alla normalità

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L’incontro della Cisl

 

di Giacomo Gardini

Percentuali che nascondono uomini e donne in carne e ossa. Numeri che raccontano la campagna d’ascolto promossa dalla Cisl e che hanno rappresentato un’opportunità di confronto durante l’incontro di questo pomeriggio a Caldarola. Al cospetto dei vertici regionali e locali di sindacato, amministrazioni e uffici per la ricostruzione, hanno infatti sfilato le voci di oltre 3mila abitanti del cratere.

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Sauro Rossi

«Coralità, responsabilità, perseveranza, coraggio e lungimiranza sono l’anima della ricostruzione – ha precisato Sauro Rossi, segretario generale Cisl Marche – Questa campagna di ascolto ci ha permesso di raccogliere molte istanze. Le presenteremo agli organi responsabili per fornire un apporto funzionale alla rinascita del territorio». Al suo fianco, durante l’introduzione ai lavori, anche Claudio Pettinari, rettore dell’Università di Camerino: «Dopo quasi 30 mesi dal sisma, ripetersi diventa fastidioso – ha confessato – Il motivo che ci ha spinto a riunirci oggi è valido, ma bisogna far sì che le parole si trasformino finalmente in “futuro”». I responsabili Cisl Tolentino e Macerata, Rocco Gravina e Silvia Spinaci, insieme a Jacopo Lasca, responsabile Filca Cisl Macerata, hanno quindi illustrato gli esiti della campagna d’ascolto. Tanti i dati emersi.

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Silvia Spinaci e Rocco Gravina

 

Il 74% delle persone coinvolte ha perso la propria casa a causa del sisma. Uno su 5 sostiene che non vi rientrerà mai, mentre la maggior parte prevede file di attesa lunghe 10 anni. Forte insoddisfazione sul Cas: il 69% di quanto lo percepiscono teme di perderlo prima di tornare alla normalità. Un dato su tutti sorprende: soltanto 16 persone tra gli intervistati hanno saputo dire con certezza quando riavrà indietro la propria abitazione. Gli altri brancolano nel buio. «Le persone hanno condiviso con noi incertezza e solitudine – ha ammesso Spinaci – ma la resilienza è nel cuore di tutti loro. Oggi si gioca la partita per il futuro del nostro territorio, tra l’urgenza di fornire risposte e quella di rendere dignitosa l’esistenza di quanti abitano ancora queste zone». Dalla campagna di ascolto, ha spiegato Gravina, è emerso un desiderio comune: «Socialità e aggregazione, per rifondare una comunità sfibrata». Spazio quindi alla visione degli amministratori e alle diverse specificità del cratere, con la tavola rotonda dei sindaci.

Mauro-Falcucci

Mauro Falcucci

Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, ha parlato in difesa della montagna: «Abbiamo soltanto aria, acqua e disperazione. Il governo non deve abbandonare le località montane: la ricostruzione si faccia sentire anche lì». Il sindaco ospitante, Luca Maria Giuseppetti, ha invece invitato all’azione: «I sindaci del cratere non sono riusciti a farsi valere: è questa la verità. Tante parole, tante riunioni per nulla. Svegliamoci: rappresentiamo una popolazione in difficoltà». Di tutt’altro avviso Gianluca Pasqui, primo cittadino di Camerino: «L’impianto normativo di cui disponiamo non permetterà mai una ricostruzione efficace. A prescindere dei sindaci pro tempore, i cittadini non troveranno mai risposte, perché il problema è a monte. Senza un’inversione di marcia siamo finiti».

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Giuseppe Pezzanesi, Luca Maria Giuseppetti e Gianluca Pasqui

 

Il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, ha invitato invece a ragionare in termine di collettività, mettendo da parte rancori o protagonismi. Rosa Piermattei, primo cittadino di San Severino e Roberto Paoloni, sindaco di Belforte del Chienti, hanno invocato uno snellimento delle normative e delle normative. In chiusura, Silvia Pinzi, sindaco di Serrapetrona: «Sanità, energia elettrica, acqua, banche e benzina: servizi che dovrebbero essere garantiti in un paese civile ma che si trasformano in problemi in una realtà piccola come la nostra». Valerio Valeriani, coordinatore ambiti sociali 16, 17, 18, ha riassunto le istanze della campagna d’ascolto, parlando di un cambiamento in atto nella struttura della comunità: «Aumentano le persone fragili, i vecchi muoiono e i giovani se ne vanno. Dobbiamo assicurarci scelte più ampie che rassicurino sul futuro».

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Piero Farabollini, Cesare Spuri, Angelo Sciapichetti e Marco Ferracuti

Durante l’ultima parte dell’incontro, i sindaci hanno liberato il posto per far sedere sul tavolo del confronto Piero Farabollini, commissario straordinario alla ricostruzione, Angelo Sciapichetti, assessore regionale, Cesare Spuri, direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione, e Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche. «Nessuno di noi era pronto a gestire un’emergenza simile – ha ammesso Sciapichetti – ma uno stato che ad ogni calamità collauda un nuovo meccanismo non va da nessuna parte». «Nel consiglio dei ministri di ieri sono stati presentati quattro decreti – ha spiegato Farabollini alla platea – tra cui lo sblocca cantiere. Prendo spunto dall’indagine della Cisl: se il 51% degli intervistati dice che non sa se sia stato presentato o meno il progetto di ricostruzione della sua casa, allora la macchina è ingolfata. Ognuno deve fare la sua parte». Spuri ha sottolineato l’esigenza di «Un equilibrio tra legalità e umana necessità di tornare a vivere nelle proprie abitazioni». Insomma, la voce raccolta dalla Cisl è composta di note gravi e sfiduciate, ma sembra esserci un antidoto, ha spiegato Ferracuti: «Agire è la risposta. La fiducia si costruisce. Dobbiamo aiutare gli abitanti del cratere a tornare protagonisti del loro futuro».

 

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Valerio Valeriani

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Claudio Pettinari

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Roberto Paoloni

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Rosa Piermattei

La-raccolta-delle-presenze-allingresso

Alcuni-presenti-allingresso

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