«Camerino va alla rovina
con questa amministrazione»

L'INTERVENTO dell'ex consigliere comunale Alberto Polzonetti punta il dito contro le scelte della giunta guidata da Gianluca Pasqui: «Purtroppo è palese l’assoluta incapacità a gestire il post terremoto. Al di là di annunci, feste e inaugurazioni farlocche»

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Il sindaco Pasqui in piazza Cavour

 

«A due anni e mezzo siamo sempre lì con le messe in sicurezza alla irrisoria e inquietante percentuale del 25 percento e la zona rossa ancora inspiegabilmente intatta. Purtroppo è palese l’assoluta incapacità di questa amministrazione a gestire il post terremoto, al di là di annunci e inaugurazioni farlocche». Alberto Polzonetti, ex consigliere comunale di Camerino, punta il dito contro il sindaco Gianluca Pasqui e la sua giunta in un intervento dedicato alla condizione del centro storico della città ducale, ancora chiuso a quasi tre anni dalle scosse. Di seguito la lettera di Polzonetti.

«Il sindaco taglia sempre il nastro due volte. Una lunga, anzi lunghissima, presa in giro ci sta riportando all’ennesima riapertura di piazza Cavour a Camerino. Era il 26 ottobre 2017, un anno esatto dopo il sisma che aveva colpito duramente la città, che veniva riaperta la piazza in questione alla presenza di tantissime persone commosse. Una piccola, ma importante, riapertura non solo della zona rossa impenetrabile per tutti, ma non per i ladri e sciacalli, ma per lo spirito e la speranza di tanti cittadini e studenti di Camerino. Passati diversi mesi senza novità, a seguito della scossa del 10 aprile 2018 vengono sospesi gli accessi per recupero beni in attesa di effettuare i relativi controlli. Subito dopo viene autorizzata la manifestazione “Cortili in fiore” proprio in piazza Cavour, tutti convinti e pronti a vedere le bellissime installazioni del 28 aprile, ma appena il giorno prima la piazza viene richiusa a causa di nuove fessurazioni dei campanili della cattedrale, sfuggite ai controlli ma per fortuna non alla curia arcivescovile. È passato quasi un anno da allora e oggi il sindaco si pavoneggia annunciando l’ennesima riapertura con relativo evento-spettacolo: questa volta viene tirato in ballo, non si sa quanto a proposito, il campione del ciclismo Michele Scarponi, tragicamente scomparso in un incidente stradale. A due anni e mezzo siamo sempre lì, cento metri sotto, cento metri sopra, ma sempre sullo stesso identico punto, con le messe in sicurezza alla irrisoria e inquietante percentuale 25% e la zona rossa ancora inspiegabilmente intatta, visto che le scorribande di ladri, sia notturne che diurne, continuano ad avvenire imperterrite, ferendo quel poco che è rimasto delle nostre povere case. Eppure il 14 novembre 2018, grazie all’intervento dell’Arcidiocesi, si era aperto un tavolo operativo insieme a Unicam e l’Ufficio ricostruzione regionale, dove si era deciso di escludere gli edifici storici piazza Cavour fino al palazzo municipale dalle perimetrazioni e dove si annunciavano incontri con la popolazione. Che ancora aspetta. Purtroppo è palese l’assoluta incapacità di questa amministrazione a gestire il post terremoto, al di là di annunci, feste e inaugurazioni farlocche: è chiaro a tutti i camerinesi che, anche in questo caso, gli amministratori non si sono voluti assumere alcuna responsabilità! La mancanza di coraggio di questa amministrazione e il continuo estenuante scarica-barile delle responsabilità, non solo sta condannando Camerino alla rovina, ma sta calpestando il dovuto rispetto verso i propri cittadini».



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