«Arrivano finanziamenti per le imprese del terremoto ma manca il bando specifico per l’agricoltura». Chiede di accelerare Coldiretti Marche alla notizia, diramata dalla Regione, della pubblicazione del bando che mette a disposizioni risorse a fondo perduto in favore delle aziende del cratere sismico. «Ci sono 21,7 milioni di euro assegnati alla Regione dopo il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze di concerto con quello dello Sviluppo economico – precisa l’associazione in una nota – . Di questi 2,1 milioni sono riservati alle aziende che operano nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura. Queste ultime, tuttavia, al di là della somma che poteva essere maggiore, non sono comprese nel bando che è stato pubblicato ma vengono rinviate a un successivo avviso pubblico che dovrà essere elaborato. Di positivo c’è il fatto che finalmente qualcosa sembra muoversi. Il bando attuale, riservato alle attività produttive, permetterà aiuti al quelle imprese che realizzeranno, o che hanno già realizzato, investimenti dopo il 24 agosto 2016. Le spese ammissibili vanno da un minimo di 20mila euro fino ad un massimo di 1,5 milioni. L’avviso pubblico sarà aperto il prossimo 25 marzo e scadrà il 25 maggio». «Gli imprenditori agricoli in questi anni non sono mai venuti meno al loro ruolo di custodi del territorio – commenta la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni – Dopo le scosse e la neve hanno dovuto far fronte a tanti disagi tra strutture provvisorie e di emergenza. La loro volontà di restare, ricostruire, di investire e rilanciare va sostenuta perché meritevole e una grande testimonianza di amore per la nostra regione. Come Coldiretti Marche ci si auspica di poter vedere quanto prima l’avviso pubblico dedicato al settore primario. In questi anni le aziende agricole sono andati avanti con tenacia nonostante tutte le difficoltà, combattendo contro la burocrazia ma mantenendo sempre un presidio importante sul territorio, altrimenti a rischio spopolamento».
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Manca il bando? Potrebbe arrivare anche il “classico bando “, quello che sostiene le aziende dopo che hanno speso una barca di soldi ( se c’erano e come spiega anche il commento precedente) sennò al palo. E poi danno l’aiuto economico dopo aver rendicontato le spese , naturalmente se si ha avuto la possibilità di farle. Credo che la maggior parte delle imprese non abbia potuto e che già non esistano più. Io questi li chiamo bandi banda dove poi se sbagli nel rendicontare ti richiedono tutti i soldi . C’è un articolo che spiega meglio il funzionamento che può rivelarsi una vera trappola. Quindi occhio a quello che fate dopo che avete investito sperando in un aiuto che non veniva e che vi ha costretto a rimboccarvi le maniche e a spendere soldi che sarebbero dovuti arrivare senza tanti indugi visto che l’Europa qualche lettera l’ha spedita per i terremotati e per le aziende nel cratere. In questo articolo c’è anche Ceriscioli che incoraggia a fare ciò che doveva già essere stato fatto da un pezzo e che aspetta un non meglio precisato sblocco di fondi per camping e simili forse per sostituire le Sae fracide. Non parlo nemmeno più di come sono stati spesi finora e dove sono andati a finire i soldi che dicono di aver visto dalle parti della terromotata Pesaro e dintorni o dei faraonici piani per ciclopedonali ed altre amenità del genere. Quello che mi dispiace è che anche se perderanno la Regione, vedrete che nei banchi del consiglio regionale li ritroveremo tutti, all’opposizione e con trattamento a sei stelle. Non scrivo cinque perché sennò qualcuno potrebbe equivocare cosa di cui non ho assolutamente né la voglia e né l’intenzione. Di equivoci ne abbiamo già troppi e chi li districa?
https://www.cronachemaceratesi.it/2019/02/26/imprese-nel-cratere-arrivano-217-milioni-per-ripartire/1217118/