L’ultimo saluto a Marisa Pianella,
toccante lettera della nipote:
«I nonni non muoiono mai»

CIVITANOVA - In molti non sono voluti mancare al funerale della madre dell'avvocato Luisella Cellini nella chiesa di Cristo Re, il ricordo di don Mario Colabianchi: «Essere credibili, non solo credenti, e questo lei lo sapeva fare bene»

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di Laura Boccanera

«Essere credibili, non solo credenti, e questo Marisa lo sapeva fare bene». Per l’ultimo saluto a Marisa Pianella, scomparsa ieri all’età di 82 anni, don Mario Colabianchi ha fatto un’omelia da conservare. La mamma dell’avvocato Luisella Cellini, scomparsa dopo l’aggravarsi di una malattia, era devota e combattiva e don Mario ha voluto ricordare proprio questi tratti del suo carattere.

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Marisa Pianella

La chiesa di Cristo Re era piena di amici e conoscenti della famiglia, da sempre conosciuta e benvoluta in città e in tantissimi hanno voluto dare l’ultimo saluto a Marisa. «Era una donna forte, che amava la verità, la lealtà, l’onestà. E li difendeva con un’atteggiamento battagliero, a volte anche sopra le righe, ma è così che va difesa la verità». Don Mario ha ricordato come chi si professa cristiano oggi non può essere solo “credente, ma credibile”, mostrando coerenza fra le parole e i fatti. «La vita degli esseri umani va difesa, ogni singola vita vale tanto, e la difesa della vita deve essere un valore inalienabile. Non si può restare indifferenti, non ci si può voltare dall’altra parte. Dio si indigna con chi rimane indifferenti. E anche Marisa lo sapeva bene – ha detto Don Mario nell’omelia – era battagliera, aveva un carattere forte e un forte senso della giustizia». Commovente la preghiera che la nipote Veronica e suo figlio Giulio hanno dedicato alla nonna, letta proprio dal nipotino: «I nonni non muoiono mai, diventano invisibili. I nonni non muoiono mai: diventano invisibili e dormono per sempre nella parte più profonda del nostro cuore. Ci mancano ancora oggi e daremmo qualsiasi cosa per ascoltare di nuovo le loro storie, per ricevere le loro carezze, per vedere quegli sguardi pieni di infinita tenerezza. Sappiamo che la vita funziona così: mentre i nonni hanno il privilegio di vederci nascere e crescere, noi dobbiamo essere testimoni del loro invecchiamento e del loro addio al mondo. La loro perdita è quasi sempre il primo addio che abbiamo dovuto affrontare durante l’infanzia. I nonni che sono partecipi dell’educazione dei loro nipoti lasciano tracce nella loro anima, un’eredità che li accompagnerà per il resto della vita, come i semi di un amore imperituro che si noterà ancora di più quando loro saranno invisibili. Daremmo qualsiasi cosa per ascoltare di nuovo le loro storie, per ricevere le loro carezze, per vedere quegli sguardi pieni di infinita tenerezza. Sappiamo che la vita funziona così: mentre i nonni hanno il privilegio di vederci nascere e crescere, noi dobbiamo essere testimoni del loro invecchiamento e del loro addio al mondo. La loro perdita è quasi sempre il primo addio che abbiamo dovuto affrontare durante l’infanzia. I nonni lasciano tracce della loro presenza nelle nostre anime, i semi di un amore imperituro». Alla fine della cerimonia anche la figlia Luisella Cellini ha voluto ringraziare tutti gli intervenuti: «vorrei salutarla con leggerezza, perché le cose belle vanno condivise. Noi abbiamo sempre avuto molti amici accanto e per questo siamo dei privilegiati, abbiamo sempre ricevuto più di quello che abbiamo dato».

Addio a Marisa Pianella, una vita dedicata «all’amore e alla verità»



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