di Laura Boccanera (foto di Federico De Marco)
Diciassette mail, 8 lettere protocollate e zero risposte. «Civitanova perde due grosse opportunità, se l’amministrazione continua a snobbare la Fondazione andrò avanti e porterò a Macerata anche il museo». Sono passati 100 anni dalla nascita del baritono Sesto Bruscantini, ma la Fondazione rischia di esportare tutte le attività previste per la ricorrenza. L’associazione guidata da Luciano Baiocco e l’amministrazione sono in rotta e lo strappo è ben lontano dal ricucirsi. E così tutti i progetti rischiano di migrare a Macerata. Il concorso canoro è già sul tavolo dell’assessore Stefania Monteverde, ma anche il museo dedicato a Sesto Bruscantini, inizialmente previsto negli spazi dell’ex pretura a Civitanova Alta potrebbe approdare ad altri lidi. Non si dà pace Luciano Baiocco, fondatore della Fondazione dedicata al grande lirico civitanovese insieme alla moglie del baritono e ai direttori Alfonso Antoniozzi e Roberto De Candia. Dopo i primi positivi contatti iniziali con sindaco e assessore Gabellieri la corrispondenza si è interrotta lasciando Baiocco con tutta la progettualità, i rapporti intercorsi e un pugno di mosche. Sul tavolo c’era un progetto ambizioso in vista del centenario che ricorre proprio quest’anno: la Fondazione aveva presentato una serie di iniziative legate al nome di Bruscantini tra cui l’apertura di un museo con costumi, parrucche, registrazioni, foto e articoli dedicati al baritono e alla sua storia, un concorso internazionale per voci liriche (traghettato ora a Macerata), presentazione di libri sul Maestro, di un film sulla vita di Bruscantini, una serata di gala in collaborazione con lo Sferisterio e un convegno, oltre ad altre iniziative collaterali. Ma dopo i primi sopralluoghi e colloqui da Palazzo Sforza nessuno ha dato seguito alle richieste di spiegazioni: «non merito per la mia storia ed esperienza di essere trattato così – sbotta Baiocco – sono andato coi fiori in mano ad offrire qualcosa che non è stato capito e che altri invece apprezzano e guardano con rispetto. La prepotenza e l’ignoranza di questi signori mi spingono però ad andare avanti, devierò solo il percorso, ma Civitanova rischia di perdere davvero una grossa opportunità di rete culturale».
Il presidente della Fondazione mostra un dossier con tutte le richieste protocollate, le mail, ma nulla. Ogni tentativo di colloquio viene dribblato. E tutto senza conoscere qual è la ragione del rifiuto al dialogo. Il progetto aveva un costo di circa 300mila euro di cui 250mila per il museo e 40mila per il concorso canoro. «Ma il Comune non avrebbe dovuto mettere finanziamenti. Ho studiato a fondo le procedure grazie anche a rapporti intercorsi con associazioni e comune di Matera che ora si trova a festeggiare il suo anno da capitale della cultura e sapevo come riuscire ad ottenere finanziamenti strategici – continua Baiocco – anche la richiesta di conto corrente dedicato aperto dal Comune era finalizzata al reperimento di fondi, ma non sanno come funziona. Al Comune non avevamo chiesto altro, solo la disponibilità dei locali e un conto dedicato, dal quale, arrivati i finanziamenti verranno sostenuti tutti i costi. Ma invano abbiamo chiesto appuntamenti». E lo scorso 10 dicembre la Fondazione ha lanciato l’ultimo appello, oltretutto sarà portato a Macerata come ha sottolineato anche il direttore Alfonso Antoniozzi: «il Museo Bruscantini, nasce per iniziativa della signora Angela Bruscantini che intende cedere ai civitanovesi l’inestimabile patrimonio di lettere, costumi, spartiti e l’intero studio del maestro, non solo per assicurarne la memoria perenne ma per dare ai giovani e agli appassionati un’esperienza immersiva in cui possano conoscere la vita artistica di Bruscantini e, allo stesso tempo, per collocare in maniera indelebile la figura di Sesto nella città che tanto amava. Precisiamo, peraltro, che entrambe le iniziative, museo e concorso, non graverebbero di un centesimo sulle casse comunali. Se l’amministrazione ritiene che queste due proposte, che hanno un peso e una caratura artistica, sociale e culturale di assoluto rilievo, sulla bilancia abbiano la medesima portata, a mero titolo di esempio, di qualche concerto, di un convegno o di una targa ricordo è nella sua facoltà pensarlo, ma vogliamo che la Giunta comunale abbia ben chiaro che laddove non riscontrassimo una reale apertura verso questi progetti, cioè un’apertura che vada oltre qualche promessa a mezza bocca in seguito rimangiata e non mantenuta, sarà nostra cura portarli altrove». E infatti pare che in realtà parallelamente l’amministrazione stia portando avanti un altro progetto per il centenario di Bruscantini che prevede appunto alcuni concerti durante la stagione di Civitanova all’Opera di Alfredo Sorichetti e l’apposizione di una targa ricordo.
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Di solito quando rispondono è per dimostrare di essere dalla parte della ragione. Questa amministrazione ha ereditato dall’altra l’incapacità di dimostrare almeno una volta e dico una, di non esser in torto. O non rispondono perché completamente disinteressati, o perché vengono attaccati così da toglier qualsiasi dubbio se disgraziatamente qualcuno ne aveva in loro favore, o per semplice supponenza perché credono di far meglio, cosa che una volta la Gabellieri seppur con parole diverse disse e cioè di essere perfettamente in grado di poter lavorare autonomamente, programmare e anche bene. Aspettiamo ancora che lo dimostri, anche adesso con le manifestazioni che starà organizzando per Bruscantini. Ha almeno delle foto o dei dischi sicuramente preferibili a certe performance dal vivo che a Civitanova come anche a Macerata non sempre riescono bene. Solo che a Macerata qualcuno che se ne intende c’è e allora può capitare che se non è affiliato ne parli, a Civitanova o per risparmiare in denari o non so che, la canzone è sempre la stessa sia al comune che al teatro. Dal mio punto di vista, avete mezzi e materiali per festeggiare egregiamente il centenario nonché persone che gli sono state vicine. Fatelo e senza indugi!