La lezione di don Merola:
«Ragazzi, svegliatevi»

«Bisogna investire nella scuola, sono luoghi in cui ci ricarichiamo e per creare cittadini onesti. Bisogna tornare a parlare ai ragazzi». E don Luigi Merola questo l’ha sempre fatto, col suo stile diretto, quasi sfrontato e che piace proprio ai più giovani perchè non mediato dall’ipocrisia.

Don Luigi iMerola

Il parroco anti camorra è stato questa mattina a Potenza Picena dove ha incontrato gli studenti e nel pomeriggio a Civitanova Alta, al Caffè Cerolini per l’incontro organizzato dall’Anpi. Un appuntamento che è stato una “ricarica” per i presenti, come ha voluto sottolineare Luigi Merola stesso raccontando l’esperienza di Napoli da cui è nato il libro “Oltre ogni speranza” e che racconta la storia di ragazzi che dopo aver abbandonato la scuola dell’obbligo sono tornati a studiare, piccole e grandi storie di coraggio narrate per far risvegliare speranza e ribellione. E proprio questo è stato anche il messaggio che don Merola ha offerto ai ragazzi della scuola stamattina: «oggi sospendiamo le lezioni di musica, di tecnica, di italiano e facciamo lezione di vita. Ragazzi vi dovete svegliare – ha detto ai giovani studenti – voi venite qui, vi alzate dal letto, ma come dormite sul letto dormite a scuola. Vi dovete svegliare, studiare, ci sono troppi asini in giro».

E un altro parroco che ha fatto della giustizia e della solidarietà stile di vita sarà a Civitanova martedì 22 gennaio. Alle 21,15 nella chiesa di Cristo Re, su invito della Caritas di Civitanova, si terrà un incontro con don Luigi Ciotti (fondatore del Gruppo Abele e dell’Associazione Libera). Il tema dell’incontro sarà: “Condivisione e giustizia, verso una società fraterna”. Obbiettivo della riflessione è sia l’analisi critica di quanto nella nostra società produce situazioni di sofferenza e ingiustizia nella comunità umana, sia l’indicazione di orientamenti e azioni volti a realizzare il bene comune. L’incontro intende promuovere anche una più estesa adesione al volontariato svolto nella Caritas.

(l. b.)

(foto Federico De Marco)