«Impossibile accedere al finanziamento
senza commettere un atto illegittimo
Necessario togliere obbligo fidejussione»

SISMA - Il sindaco di Camporotondo, Emanuele Tondi, sul bando Qip del Comitato Sisma Centro Italia. Il primo cittadino chiede che i Comuni vengano posti nelle condizioni per ottenere il contributo

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Il sindaco Emanuele Tondi

 

«I sindaci si trovano a decidere tra perde il finanziamento del bando del Comitato Sisma Centro Italia o compiere un atto illegittimo sotto il profilo giuridico e contabile sottoscrivendo una fidejussione». A dirlo è Emanuele Tondi, sindaco di Camporotondo. La questione riguarda il bando Qip (Quick Impact Project) del Comitato Sisma Centro Italia e quei comuni che ci hanno partecipato e hanno visto finanziato il proprio progetto. «Per aiutare le popolazioni dei territori delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, colpite dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016, Confindustria e le segreterie generali di Cgil, Cisl, Uil hanno istituito un Comitato (www.comitatosismacentroitalia.org) che ha raccolto donazioni liberamente effettuate dai lavoratori e dalle imprese – dice Tondi –. Il fondo raccolto, di circa 7 milioni di euro, è stato investito in progetti Qip e Imp rivolti ai Comuni e alle imprese del cratere. Dopo la prima tranche di progetti ammessi al finanziamento, arriva la seconda con una variazione alla procedura che di fatto rende impossibile ai Comuni accedere al contributo erogato. Dopo la notifica dell’avvenuta assegnazione, infatti, il Comitato comunicava i documenti da produrre, tra i quali una polizza fideiussoria a garanzia dell’anticipazione dell’80% del contributo economico concesso, da stipulare esclusivamente con Banca Popolare Etica di Ancona la quale subordina, tale fidejussione, all’apertura di un conto dedicato nel loro istituto con costi rimborsabili al Comune a valere sul contributo concesso». E qui sta il nodo della questione: «Il Comune, sotto il profilo contabile, è soggetto agli obblighi della tesoreria unica e, per legge, può aprire conti diversi, solo per le seguenti casistiche: anticipazione di tesoreria e cassa economale, ne consegue che, se l’ente dà seguito alla richiesta del Comitato Sisma, pone in essere un atto illegittimo sotto il profilo giuridico e contabile – dice Tondi –. Di qui la richiesta formulata dal comune di Camporotondo al Comitato di procedere, come tra l’altro già consentito ai progetti finanziati nella prima tranche del medesimo bando, alla sottoscrizione della relativa convenzione tra le parti per l’attuazione del progetto ammesso a finanziamento, senza obbligo di stipula della fideiussione, che può essere superata, anticipando i costi di realizzazione con fondi di bilancio del Comune ed accettando di ricevere il contributo solo a rendicontazione finale del progetto». Tondi continua dicendo che la «risposta data del Comitato Sisma, imperativa ed inderogabile, assolutamente chiusa a riconoscere la posizione del Comune impossibilitato ad agire secondo gli indirizzi forniti in quanto illegittimi, è stata: “Non è prevista deroga alla prassi indicata”. Si chiede quindi un intervento affinché i Comuni siano posti nelle condizioni di ottenere il contributo operando correttamente» conclude Tondi.



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