L’inaugurazione del Sottocorte village
di Monia Orazi
Camerino oggi pomeriggio ha ritrovato una piazza, circondata dallo scintillio delle luminarie natalizie, al centro l’albero di Natale, intorno tante attività commerciali che dopo due anni di fermo o di passione sotto un tendone, sono ripartite tra quattro mura. Si è svolta questo pomeriggio l’inaugurazione del Sottocorte village, realizzato in 100 giorni con un finanziamento di 6 milioni e mezzo di euro della Protezione civile e che da oggi è il nuovo salotto provvisorio della città, contenitore commerciale, punto di riferimento sociale e luogo di incontro.
Il taglio del nastro, al centro Angelo Borrelli
Ospite d’onore il capo nazionale di Protezione civile Angelo Borrelli, che ha reso possibile per Camerino la realizzazione di una struttura completa, ben oltre la delocalizzazione in container, ma che prevedesse anche la possibilità di una piazza. «Ci tenevo ad essere qua perché è la ripartenza di questa città è un momento per andare avanti – ha detto Borrelli – le Marche sono state colpite dalla tragedia di Corinaldo, ma qui nelle zone terremotate era giusto esserci e dare un segno della ripresa delle attività. Così la popolazione ha oltre ai negozi, un luogo di ritrovo, un ritorno alla normalità per quanto possibile». Progettato dai tecnici della scuola di Architettura Unicam, il centro commerciale deve ancora essere terminato nella parte superiore e non tutte le sessantanove attività hanno riaperto. Diversi bar e ristoranti, uno storico fotografo ed altri negozi, saranno operativi solo tra qualche settimana.
Un sogno che si realizza per tanti commercianti, emozionati e commossi, felici di una nuova ripartenza, così come i cittadini, che hanno un luogo in cui passeggiare e ritrovarsi, per la prima volta a due anni dal terremoto, funzione sinora svolta dal City Park, che entro breve sarà smantellato. «Un luogo di rinascita, una piazza dove spero di incontrare spesso i miei cittadini, semplicemente per fare la spesa o prendere un caffè», ha detto durante il suo saluto l’arcivescovo monsignor Francesco Massara. Il pomeriggio si è aperto con un minuto di silenzio in memoria delle giovani vite, spezzate stanotte a Corinaldo. Ha detto il sindaco Gianluca Pasqui: «Quanto accaduto questa notte a Corinaldo, questa tragedia costata giovani vite umane, ci lascia commossi e sconvolti. Oggi per Camerino doveva essere un grande giorno, atteso da oltre due anni da una intera comunità. Non possiamo rimandare l’iniziativa, perché, al di là della festa, ci sono delle attività commerciali che devono riaprire e ricominciare. Abbiamo scelto, quindi, di osservare prima della cerimonia di un minuto di silenzio per commemorare le vittime e mostrare la vicinanza di Camerino alle famiglie e alla comunità di Corinaldo».
A portare il loro saluto anche il vicesindaco Roberto Lucarelli, il rettore Unicam Claudio Pettinari, il presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini. Nel pomeriggio presentato da Marco Moscatelli sono intervenuti i tre mattatori delle Iene Filippo Roma, Andrea Agresti e Luigi Pelazza: «E’ bello vedere quando le cose funzionano, questo bel luogo che segna la ripartenza delle attività commerciali e della città è stato realizzato in cento giorni, vuol dire che se si vuole, si può fare davvero qualsiasi cosa». Ad aprire la festa l’inno di Mameli e l’inno di Camerino suonati dalla banda musicale di Camerino, mentre nel cielo i deltaplani a motore hanno disegnato scie tricolori in omaggio alla città. Maria Sole Cingolani ha letto la poesia di Stefano Maraviglia, dedicata alla sua città. Il pomeriggio si è chiuso con un divertente spettacolo dei tre personaggi televisivi, “Le Iene show”.
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