Il sindacato pensionati Italiani della Cgil (Spi) di Macerata esprime «profondo cordoglio per la scomparsa di Enza Vanni, vedova di Primo Boarelli, avvenuta a Bologna, dove si era trasferita da pochi mesi, per essere assistita dal figlio Mauro. Enza Vanni, 87enne nata a Montegiorgio e residente a Macerata, aveva sposato Primo Boarelli nel 1955, poco dopo il trasferimento a Frosinone ed ha sempre condiviso con lui le iniziative sindacali (in particolare quelle a favore dei braccianti e dei mezzadri), così come era fermamente convinta della necessità di divulgare i principi scaturiti dalle lotte partigiane, riassunti nella nostra Costituzione» si legge nella nota diffusa da Stefano Tordini, segretario provinciale Spi-Cgil Macerata. «Enza Vanni ha saputo dare anche il proprio originale contributo all’attività del nostro sindacato, venendo chiamata più volte a far parte sia del direttivo della Lega di Macerata, sia del direttivo provinciale dello Spi, adoperandosi molto anche per la parità dei diritti delle donne. Dopo la scomparsa del coniuge ha fortemente voluto, per onorare la memoria del marito partigiano, l’istituzione del “Premio Boarelli” (una borsa di studio per tesi di Laurea sui valori della Costituzione e della Resistenza), presenziando alla premiazione delle prime edizioni, visibilmente soddisfatta per essere riuscita a trasmettere a tanti giovani i principi-guida che hanno orientato tutta la sua vita. Lo Spi di Macerata, mentre si associa al dolore del figlio Mauro, intende onorare la figura di Enza Vanni, additandola ai giovani come testimone autentica dei principi della democrazia e della solidarietà».
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Dal Comune di Macerata riceviamo: «Cordoglio e vicinanza dell’Amministrazione comunale di Macerata alla famiglia di Enza Vanni, moglie di Primo Boarelli, partigiano, sindacalista e uomo politico, venuta a mancare recentemente. Molto partecipe alla vita culturale della città di Macerata, fino all’ultimo ha voluto tenere vivo il ricordo dell’impegno civile e politico di suo marito, scomparso il 22 giugno del 2012. Insieme al Comune di Macerata, Anpi, Anmig, Cgil, Istituto storico della Resistenza e alla famiglia Boarelli ha favorito l’istituzione del “Premio Primo Boarelli” che ogni anno viene assegnato sotto borsa di studio per finanziare una ricerca inedita dedicata alla storia delle Marche e che premia i giovani impegnati nella memoria storica. “Ci lascia un compito, continuare a studiare per rafforzare la memoria della Resistenza al nazifascismo come patrimonio etico di tutti da cui è nata la Costituzione italiana. È l’eredità che ci lascia la generazione di Enza e Primo”, il ricordo dell’assessore alla Cultura Stefania Monteverde. Enza Vanni ha sempre lavorato per onorare la figura di suo marito, Primo Boarelli partigiano che ha lasciato un segno nella storia della città. Uno dei suoi più grandi impegni è stato quello di aprire l’Anpi ai giovani per raccontare la Resistenza a chi non l’ha conosciuta in modo mai retorico ma anzi sempre combattivo e attuale»