Le modifiche allo statuto comunale di Macerata dovranno attendere giovedì, ammesso che la sala della Provincia sia disponibile. L’assise infatti andata infatti di nuovo “deserta” (questo il termine tecnico quando i consiglieri non raggiungono il numero legale), con un copione che si è ripetuto diverse volte nell’ultimo anno. La minoranza infatti non ha risposto all’appello, la maggioranza contava diversi assenti e quindi il presidente del Consiglio comunale Luciano Pantanetti ha aggiornato i lavori a giovedì.
«Lo statuto è la carta fondamentale del Comune – dice Riccardo Sacchi, Forza Italia, che ha scelto di assentarsi durante l’appello come protesta contro la maggioranza -. Avevo già anticipato ieri che non avrei votato perché non sono d’accordo su aspetti prettamente politici. Qui il dato però è che la maggioranza non riesce a garantire il numero legale, dimostrando sciatteria politica in una votazione così importante. Forse anche nelle loro file c’è qualche divisione su questo documento». Paolo Manzi del Pd la vede in modo diverso. «Facendo mancare il numero legale l’opposizione non ha messo in difficoltà l’amministrazione, ma tutto il Consiglio – spiega Manzi -. Lo statuto riguarda tutti. Tra l’altro è stato licenziato dalla Prima commissione, che è presieduta dall’opposizione. Il fatto che siano usciti al momento dell’appello non è bello». Di Manzi è anche una delle proposte che più ha fatto discutere il Consiglio comunale nella seduta di ieri: quella di aggiungere alle fila dei consiglieri un rappresentante degli studenti dell’università di Macerata. Senza diritto di voto ma con una voce in capitolo in assise. Un’idea rilanciata oggi anche in conferenza stampa dall’assessore Stefania Monteverde (leggi l’articolo) ma che non ha trovato tutti d’accordo. Alla votazione l’ultima parola.
(Fe. Nar.)
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