Civitanovese, è Da Col il nuovo mister:
«Parlare di traguardi è solo aria fritta,
voglio riportare tranquillità»

LE PRIME PAROLE del 45enne tecnico di Corridonia, scelto dopo le dimissioni di De Filippis: «Ho accettato la chiamata perché è un'ottima piazza, con blasone e una società ambiziosa, con cui per allenare non sono dovuto scendere a compromessi»

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di Michele Carbonari

È Emiliano Da Col il successore di Davide De Filippis sulla panchina della Civitanovese. La decisione ufficiale è arrivata oggi pomeriggio da parte della società rossoblu, nemmeno 24 ore dopo il pareggio interno contro l’Aurora Treia che ha spinto l’ormai ex tecnico laziale ad annunciare le sue dimissioni, accettate dal club (leggi l’articolo). Da Col, 45 anni il prossimo 27 novembre, è stato un giocatore della Civitanovese tra il ’90 e il ’94 ai tempi della Serie C2.

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Di Corridonia, nella sua carriera da allenatore ha guidato la squadra della sua città, in Eccellenza, dopo l’esperienza come secondo di De Angelis, alla Fermana, sempre nel massimo campionato regionale. «Ho accettato la chiamata della Civitanovese perché è un’ottima piazza, con blasone e una società ambiziosa, con cui per allenare non sono dovuto scendere a compromessi. Situazione che spesso capita nel calcio di oggi. A me piace un calcio leale, ho preferito restare a casa e aspettare la chiamata giusta – sono le prime parole di Emiliano Da Col -. Tra ieri e oggi sono stato spesso a contatto con la società, abbiamo parlato a lungo. Non ci siamo dati obiettivi, sono realista: ad oggi la squadra così non va bene e parlare di traguardi è solo aria fritta. Inizialmente dovrò lavorare sulle potenzialità dei giocatori, dopo un po’ di tempo ci daremo degli obiettivi. L’unica cosa da fare adesso è rimettere in sesto la squadra, riportando serenità e tranquillità, cosa che a detta di tutti è mancata – prosegue il nuovo tecnico della Civitanovese -.

Civitanovese

Una formazione della Civitanovese

Non credo che la lingua sia un problema, anche perché ora come ora c’è poco da parlare. Al contrario dovrò valutare se i giocatori sono bravi a giocare a calcio, o scarsi. Di mercato ancora non ne abbiamo parlato, dopo aver visto la rosa in allenamento si potrà affrontare questo aspetto. Ho già visto diverse partite di Promozione, tra cui la Civitanovese e l’HR Maceratese, quindi conosco l’organico. Ma solo in campo posso capire quali sono i nostri problemi, da fuori è diverso. Io devo tirare fuori le qualità di ogni calciatore e adattarmi alle loro caratteristiche per schierarli nel rettangolo di gioco. Se riusciremo a far bene attireremo anche il pubblico, oggi il calcio è spettacolo. L’affluenza del pubblico dipenderà dai risultati – conclude mister Da Col, proiettato sulla prossima sfida di campionato a Chiesanuova -. Domenica andremo ad affrontare una squadra da un ottimo potenziale, ma lo faremo da Civitanovese preparandola bene dal punto di vista mentale e psicologico».

 

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