Commemorazione dei defunti,
in tanti alla tomba di Gigli

RECANATI - Il complesso intervento è stato recentemente completato

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L’ingresso della tomba

 

Non passa inosservato in questi giorni il recupero della tomba monumentale di Beniamino Gigli al civico Cimitero di Recanati. Residenti e non che si recano nella struttura per commemorare i propri defunti in occasione delle festività del 1 e del 2 novembre, hanno infatti la possibilità di ammirare il complesso intervento che è stato recentemente completato nel mausoleo in cui è sepolto il grande tenore di Recanati.

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Una fase del restauro

Un’opera attesa da tempo in quanto la tomba versava in pessime condizioni per le infiltrazioni di acqua che avevano danneggiato la struttura e gli affreschi all’interno realizzati da Arturo Politi su cartoni di Biagio Biagetti che è stato recentemente ricordato con un convegno e una mostra in occasione dei 70 anni dalla morte. Meta di migliaia di visite ogni anno da parte degli appassionati della lirica e ammiratori del grande tenore recanatese celebre in tutto il mondo, il monumento è tornato al suo antico splendore grazie al Comune di Recanati che ha tentato con successo la strada dell’Art Bonus così come era avvenuto per il recupero della Torre Civica e del Portale della Chiesa di Sant’Agostino. Buona è stata la risposta da parte di singoli cittadini e determinante è stato l’intervento dell’associazionismo legato alla figura di Beniamino Gigli, della stessa famiglia e dello Sferisterio di Macerata che qualche anno fa organizzò una serata per promuovere il progetto. Decisivo anche l’intervento della Regione Marche. Il recupero è stato affidato al maestro restauratore marchigiano Simone Settembri, noto anche per il suo lavoro ai Musei Vaticani nelle stanze del Raffaello. Commissionata dallo stesso Beniamino Gigli intorno al 1930, l’opera è ispirata ai più antichi monumenti funebri della storia, le piramidi egizie. Il monumento ha infatti una forma piramidale a base quadrata ed è interamente realizzato in conci di travertino. Le spoglie dell’artista sono conservate nel sarcofago marmoreo posto dinanzi all’ingresso.

 



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