di Maurizio Verdenelli
«Amo i temi d’impegno sociale e dunque non potevo dire no a Simone Riccioni, protagonista e produttore de ‘La mia seconda volta’, regia di Alberto Gelpi. Un film (leggi l’ articolo) che si sta girando sul territorio maceratese al centro la vicenda di Giorgia Benusiglio.
Da Recanati si vedono le guglie della Santa Casa di Loreto dove l’ex primadonna della Rai ha di recente concluso un percorso affascinante, ‘Le viaggiatrici’ con grandi interpreti femminili. Isabel ha dato corpo e voce alla figura orante della Preghiera alla Madre di Dio. Due anni fa era stata al centro di un grande evento drammaturgico in teatro a Loreto recitando le poesie di Karol Wojtyla, san Giovanni Paolo II. Per Isabel ancora un impegno nelle Marche, la sua seconda patria d elezione avendo sposato un regista elpidiense. «Non potrei mai rinunciate a questa meravigliosa regione al plurale».
https://www.cronachemaceratesi.it/junior/2018/09/08/a-scuola-di-cinema-sul-set-riccioni-gira-con-studenti-e-studentesse/33269/
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Il nuovo film di Simone Riccioni si gira a Macerata: «Rilanciamo la città, cast di livello»
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Sto seguendo costantemente il lavoro di Simone Riccioni per una serie di motivi. Mi piace come recita. Mi piace che per non subire imposizioni di ogni tipo (che non cito) si produce e si recita i suoi film che trattano temi che altri produttori e registi non vogliono trattare perché sono contrari agli interessi del potere mondiale, che tutto controlla. Adesso ha un nuovo regista: Alberto Gelpi. Dopo le riprese a Corridonia ho rivisto il regista alla Santa Messa a San Pietro di domenica. Era con la sua bella famiglia: moglie e figlia. Ho chiesto come mai non lavoravano al film. Ha risposto: oggi è domenica e la troupe non lavora. E chi della troupe è cattolico va in chiesa. Come stava facendo lui… Tornando a Riccioni, lo segueo perché conosco sua madre e suo padre, che sono stati anni in Uganda a svolgere la loro opera meritoria, e dove è nato Simone. Mi piacerebbe che facesse un film sulla condizione sociale in Africa e sull’immigrazione. Purtroppo i costi sarebbero alti. Quindi… Simone mi ricorda pure i suoi nonni, notissinmi perché insegnanti. Li ricordo con molta stima e simpatia.
Mi fa piacere che l’attrice Russinova sia nel cast in un ruolo impegnativo per una storia vera. E umana. Come la Russinova l’attore Riccioni è di casa nelle Marche, che ricorda al grosso pubblico che Le Marche esistono e sono belle e storicamente e culturalmente interessanti. La Marche, come tutta l’Italia centrale sono state la culla della nostra civiltà attuale, a cominciare con Carlo Magno, che qui aveva la sua base strategica, operativa e politica. Questa è la nostra terra, la nostra madre, che dobbiamo difendere e valorizzare. In attesa che i politici capiscano il problema. Intanto Simone Riccione, con il ruolo sociale che si è scelto, sta contribuendo alla valorizzazione della sua terra. Con il sogno di creare una “struttura” cinematografica tutta marchigiana. Poichè altri attori, registi e produttori del cinema, de teatro e delle Arti hanno gli stessi obiettivi, perché non formare un “cartello” per portare avanti questo sogno e farlo così diventare realtà?