IERI, OGGI E DOMANI – In alto il rendering della nuova Villalba. In basso a sinistra le demolizioni, a destra la vecchia clinica
di Federica Nardi
(foto di Fabio Falcioni)
Il futuro di Villalba costa 11 milioni di euro e porterà almeno 90 posti di lavoro e 80 posti letto a Macerata, nello stesso posto dove la clinica ha funzionato per oltre 40 anni. La data già segnata in calendario per la fine dei lavori è settembre 2020. «Confidiamo di inaugurarla il prossimo autunno – dice Enrico Brizioli, presidente di Sanatrix Gestioni, a cui fa capo la clinica -. Nel frattempo i servizi sono tutti garantiti in altre sedi, così come sono funzionanti i vecchi numeri di telefono». La demolizione di Villalba, tra via Roma e via Nuzi, ormai è completata. In provincia non sarà l’unica. Alessandro Maccioni, direttore di Area vasta 3, oggi ha colto l’occasione per annunciare che a settembre uscirà il bando per affidare il progetto dell’ospedale di Tolentino, da distruggere e rifare dopo il terremoto.
Da sinistra Alessandro Maccioni ed Enrico Brizioli
LA’ DOV’ERA – Villalba è stata fondata negli anni ’60 e ha operato a pieno regime fino agli ’90. Quando poi le attività cliniche e di ricovero sono state trasferite a Civitanova, sotto la pressione della Regione che indicava di diminuire i posti letto, anche alle strutture private. Nella sede di Macerata era il rimasto il poliambulatorio, ma la struttura risultava sempre più difficile da mantenere e si andava degradando. Poi, la novità: «Qualche anno fa – spiega Brizioli – abbiamo ricevuto l’autorizzazione per una struttura da 80 posti letto di residenza sanitaria assistita (Rsa) e cure intermedie. Quindi abbiamo deciso di ricostruire Villalba e di prevedere anche un poliambulatorio di circa 1200 metri quadri. Ci sarà anche una grande parte per la diagnostica, compresa la risonanza magnetica. Vedremo anche se è il caso o meno di mettere la tac. Avremo l’endoscopia, due sale chirurgiche ambulatoriali e un centro odontoiatrico di taglio ospedaliero. Quindi un complesso di servizi ambulatoriali molto significativo, con la degenza ai piani superiori. Sarà accessibile sia da via Roma che da via Nuzi e sorgerà nella stessa area». Alla location Brizioli tiene particolarmente. «C’è la tendenza a portare i servizi fuori, verso la costa – prosegue il presidente di Sanatrix -, ma questo rischia di far perdere servizi ai centri cittadini. Da qui l’idea di costruire dentro Macerata». Il piano occupazionale prevede circa 90 figure, tra medici, amministrativi, oss e infermieri. Anche se è tutto da vedere in base all’atto di fabbisogno della Regione che al momento ancora non è definitivo. Nel frattempo le attività vanno comunque avanti. In via Cassiano da Fabriano 45 ci sono Radiologia, Senologia, Moc, Ecografie, il centro prelievi, la flebologia e la Terapia del colore. In viale Piave 36 il laboratorio analisi, la cardiologia, oculistica e l’otorinolaringoiatria. Mentre a Civitanova restano le attività di ricovero di Medicina e Chirurgia e il servizio di endoscopia digestiva. A Potenza Picena, nell’Istituto Santo Stefano, infine si trovano la diagnostica avanzata e la clinica dentale.
Da sinistra Enrico Brizioli e Romano Carancini
PROGETTI IN PROVINCIA – I discorsi di Brizioli e Maccioni vanno nella stessa direzione. «Noi come gruppo Kos – spiega Brizioli – ragioniamo in un’ottica di rafforzamento dei rapporti con il territorio e la sanità pubblica. Ci reputiamo partner e l’idea è di dare servizi complementari, soprattutto riguardo l’assistenza degli anziani». Gli fa eco Maccioni: «Non c’è competizione tra pubblico e privato né concorrenza». E poi spazio agli annunci: «Stiamo partendo anche noi con un investimento importante su Tolentino. A settembre uscirà il bando per il tecnico che dovrà fare il progetto nuovo ospedale San Salvatore, che andrà demolito e ricostruito. Avrà 50 posti letto di cure intermedie, 14 posti letto per la dialisi, la diagnostica, gli ambulatori su circa 6mila metri quadri di superficie. A San Severino invece c’è la firma per i 20 posti letto di lunga degenza. A San Ginesio, per la casa di riposo, stiamo per aprire le buste per le valutazioni della tenuta strutturale». Ci va più cauto il sindaco Romano Carancini quando si parla di pubblico e privato: «Va dato merito di voler restare in città e di aver avuto la forza di rinnovare una struttura storica – dice il sindaco -. Un servizio in ottica di integrazione con quella pubblica, che deve restare comunque prevalente. e’ ovvio che se è il privato è efficiente e riesce a essere meno impattante sui costi, ben venga l’integrazione». Un commento a lato anche per l’ospedale unico provinciale, con il terreno ancora sotto la lente d’ingrandimento per il presunto inquinamento dell’area. «Stiamo completando alcuni altri sondaggi per avere il piano complessivo – dice il sindaco -. Se si torna indietro rischiamo che prevalgano i particolarismi oltre che un dispendio di risorse significativo».
Il cantiere di Villalba (foto del Brutto)
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E tutte quelle macerie della foto dove vanno a finire?
Nella “incolmabile” discarica di Vallebona pure quelle?
Una volta riempita “a paro” la vallata speriamo almeno che tutte le serpi, formiche, pantegane e insetti vadano in trasferta in altre zone… Santa Lucia, Corneto ecc.
E poi Maccione, quando l’ospedale di Tolentino, con i suoi letti per lunghe degenze per la cura delle persone anziane che diventano sempre più anziane e con annessi studi medici, radiologici ecc, verranno affittati a Sanatrix come da qualche parte dove non si faceva il nome diretto dell’interessato che poi potrebbe essere anche qualcun’altro ho già letto? Possibile che solo Benedetti ha fiutato ” iL bisiniss”? Comunque Maccione, tralascio Carancini, per ovvia mancanza di spazio per le sue uscite, la tua presenza lì, anzi due virgole, sta a significare che comunque il rigenerato ospedale di Tolentino che ospedale non sarà più perché privo di tutti quei servizi che gli darebbero il diritto di esserlo, così come la nuova Villa Alba saranno naturalmente convenzionate con il Dottor Tersili anche’esso con clinica convenzionata con la mutua? Il funzionamento sarà sempre lo stesso e cioè se paghi fai subito l’esame, se vai con il ticket o l’esenzione bisogna aspettare il tempo che ci vuole? Non credo in Dio, ma a volte quando vorrei che esistesse veramente la giustizia divina, anche se lui stesso non mi sembra sempre di buon umore. Diciamocelo, qualche guerra con stragi collaterali, bambini che nascono per soffrire loro e far soffrire i loro genitori, terremoti che se non ti seppelliscono sotto tonnellate di macerie ti distruggono la casa e cosa tra le più orribili ti gettano in mano allo stato e alla sua burocrazia, poi qualche tsunami, carestie, povertà un po’ qui un po’ là, orrori e dolori di ogni genere che però come dicono i preti ci devono stare perché lui ama metterci alla prova o per altre cose che siccome da quando ho raggiunto un certo grado di ricollocamento alle idee inculcatemi dalla prima infanzia fino al ragionamento intimo, razionale, distaccato da mistiche credenze, dalla fede che se ce l’hai ce l’hai se no non ce l’hai e perché io non ce l’ho e Peppetto ce L’ha, infatti io non bestemmio ma lui sì e poi di che tinta? Va beh, quello che volevo dire l’ho detto e comunque di una cosa voglio ripetermi: ” A me Maccione e Ceriscioli, non mi piacciono per niente”.
Sono una associazione contro la sanità pubblica, più evidente di così?