Al lavoro per la ricostruzione post sisma, imprese edili e professionisti sono spesso anche alle prese con l’assenza di pagamenti per il loro lavoro. Per questo oggi a Roma è stato firmato l’accordo tra il commissario Paola De Micheli e il direttore dell’Abi (Associazione bancaria italiana) Giovanni Sabatini, che prevede anticipi di pagamento per i lavori affidati. Il rimborso di questi finanziamenti procederà secondo gli stati di avanzamento dei lavori, man mano che imprese e professionisti riceveranno il pagamento attraverso i contributi pubblici previsti per la ricostruzione. Un inizio di soluzione, anche se ancora una volta affidata agli anticipi bancari e non a una velocizzazione dei contributi pubblici, per un’intera categoria che fin’ora, in molti casi, sono due anni che lavora gratis ai progetti di ricostruzione nel cratere. In molti casi non sono stati ancora pagati nemmeno i rilievi alle abitazioni inagibili che hanno consentito di produrre le schede Aedes. Nell’accordo sono stabilite modalità e condizioni alle quali imprese edilizie e professionisti possono ottenere dalle banche l’anticipo del pagamento dei lavori di ricostruzione ad essi affidati.
«Una misura importante che abbiamo definito ancora una volta grazie alla collaborazione del sistema bancario italiano – dice De Micheli -. L’accesso ai finanziamenti offrirà a imprese e professionisti un importante sostegno economico in grado di dare anche ulteriore impulso al processo di ricostruzione in Centro Italia. In questi mesi abbiamo adottato diversi provvedimenti con l’obiettivo di velocizzare l’avvio dei cantieri del terremoto, l’accordo con Abi è un ulteriore passo in questa direzione e un esempio virtuoso di collaborazione fra istituzioni pubbliche e private». Sabatini evidenza la «conferma dell’impegno delle banche per favorire la ricostruzione in tempi rapidi dei territori colpiti dal terremoto del 2016, così come in tutti gli eventi calamitosi in cui siamo intervenuti a favore di famiglie e imprese in stretta collaborazione con le istituzioni. L’accordo sottoscritto oggi rende più facile per le imprese e i professionisti ottenere dalle banche l’anticipazione dei contributi pubblici».
(Fe. Nar.)
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