Strada per Casali ferma,
ci sono offerte anomale
Pettinari: «Servono procedure speciali»

USSITA - Ci sono ribassi fino al 40 percento per ottenere i lavori. Il bando dell'Anas è di 14,5 milioni. Sono in corso verifiche. Il presidente della Provincia: «Continuiamo a non capire come si possa affrontare l'emergenza con procedure ordinarie»

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La strada che collega Ussita a Casali, nel punto in cui è franata

 

La progettazione esecutiva nel 2016, la firma della conferenza dei servizi nel 2017. Ma da allora, nessuna traccia di lavori sulla strada provinciale che collega Ussita a Casali. Il motivo: molte offerte arrivate sul tavolo dell’Anas, che lì ha competenza, sono anomale. Non solo la prima, con un ribasso da capogiro (sarebbe del 40%), ma anche quelle a seguire. Almeno una decina.

Per arrivare a Casali c’è solo una strada che, dalle scosse di ottobre 2016, è stata chiusa per uno smottamento della carreggiata che l’ha resa pericolosa. Da allora solo in pochi dotati di pass possono passare per raggiungere la frazione, che il sisma non ha certo risparmiato ma dove i danni sono meno vistosi che in altri punti del Comune. La zona rossa interrompe il percorso prima della frana, rendendo Casali sostanzialmente irraggiungibile. Mentre in altre strade del circondario i lavori sono cominciati e in alcuni casi praticamente terminati (come nel breve tratto che tra il santuario e la piana di Macereto di Visso ha spezzato in due la viabilità per mesi), a Casali la strada – quella della burocrazia – è ancora lunga. Al bando per l’affidamento dei lavori, che sta curando Anas da Roma per l’importo di 14 milioni e mezzo di euro, diverse ditte hanno risposto con ribassi tali da bloccare tutto. La strada è ferma quindi al palo dei controlli, che stanno verificando da mesi, una per una e in ordine progressivo, le offerte anomale arrivate. Il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, segue con attenzione la vicenda. «Continuiamo a non capire – dice Pettinari -, come si possa affrontare l’emergenza con procedure ordinarie. La vicenda della strada di Casali è l’ennesima dimostrazione che servono procedure speciali, che non vuol dire “in deroga”. La legalità può andare di pari passo con la velocità. E’ assurdo che da due anni le persone non possano non solo tornare a Casali, ma nemmeno avvicinarsi al loro paese».

(Fe. Nar.)

 



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