Usura, sei sotto accusa, tra cui l’ex presidente dello Ior Gotti Tedeschi: tutti assolti dal gup del tribunale di Macerata. Il processo si è concluso oggi, decisiva la perizia fatta svolgere dal giudice che ha accertato non ci fu nessun tasso usurario. I fatti contestati risalgono a dieci anni fa. Oggetto della vicenda un contratto di finanziamento verso una società a cui sarebbero stati applicati tassi d’interesse troppo elevati. Una operazione complessa a cui l’accusa attribuiva tassi del 30,95% in base ad una perizia svolta dalla procura e contestatissima dalle difese dei sei imputati. Difese che a loro volta hanno presentato in udienza memorie difensive e perizie di parte che dimostravano non c’era l’usura. Per fare luce sulla vicenda il giudice Domenico Potetti ha deciso di far svolgere una sua perizia, ad un consulente. Perizia che ha fatto cadere le accuse. Sei gli imputati, tutti prosciolti con formula piena, «perché il fatto non sussiste». Si tratta di Marco Candelini Dho, 54, di Mondovì, Carlo Bono, 61, di Pino Torinese, Giuseppe Terenzio, 62, di Roma, Ornella La Torre, 50, di Napoli, Ettore Gotti Tedeschi, 73, residente a Torino, Mauro Viotto, 56, residente a Moncalvo (Asti).
Gotti Tedeschi, che dal 2009 al 2012 è stato presidente dello Ior, e Viotto erano finiti sotto accusa rispettivamente come presidente del Cda e amministratore con poteri di firma dei contratti della Santander consumer bank spa, Candelini Dho e Bono, quali amministratore unico e procuratore speciale della Eurenting srl, Terenzio e La Torre come amministratori della Fastrent Money srl. Secondo l’accusa si sarebbero fatti dare o promettere per sé o per altri in corrispettivo di un contratto di finanziamento a noleggio concluso con la società Axs srl di Sergio Galandrini (originario di Mogliano e residente a Corridonia, che si è costituito parte civile) interessi usurari. L’accusa parlava di un contratto trilaterale tra la banca Santander, la società Euretenting e la Fastrent money. Galandrini, legale rappresentate della Axs srl, avendo necessità di un finanziamento aveva stipulato con la Fastrent money la vendita di beni mobili aziendali per un valore 37.800 euro, quindi aveva stipulato tramite la Fastrent un contratto di finanziamento per un importo di 28.725 euro, erogato dalla banca Santander alla Euretenting srl sul presupposto insussistente, dice l’accusa, della vendita alla società Axs srl di un fotocopiatore Xerox, mai consegnato, impegnandosi a pagare 47 canoni mensili posticipati di euro 611,50, a fronte del pagamento di un bene del valore di 21.600 euro avendo ricevuto solamente il pagamento di 16.200 euro a fronte dell’importo complessivo della prima vendita stipulata per 37.800 euro. In questo modo, sosteneva l’accusa, si era determinato un tasso di interesse del 30,95 percento. Oggi le accuse sono cadute, gli imputati erano assisti tra gli altri dagli avvocati Luigi Giuliano (sostituito in udienza dal legale Vando Scheggia), Vittorio Sommacal, Valerio Antimo Di Rosa, Gennaro Malinconico. Per la parte civile si era costituito Galandrini con l’avvocato Achille Castignani, sostituito al processo dal legale Sabina Bidolli.
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