Gli studenti di Unimc riempiono la loggia del Grano di via don Minzoni per l’arrivo di Diego Bianchi. Il conduttore, meglio conosciuto come Zoro, ne ha per tutti, dalla comunicazione politica alla cinematografia passando per i social. E’ stato chiamato dall’ateneo per la presentazione della campagna iscrizioni 2018/19 “Infiniti Mondi” ideata e realizzata da Chiara Crucianelli, graphic designer dell’Ufficio comunicazione Unimc. La campagna nasce da un ossimoro: Inifiniti / Mondi. Espressione più volte utilizzata dal rettore Francesco Adornato, per descrivere l’ateneo.
Umanistico per tradizione, promuove il suo universo tramite l’accostamento di due termini opposti rendendoli vicinissimi, e possibili. Inesauribile, illimitato, infinito da una parte; compiuto, definito mondo dall’altra. Le suggestioni che girano intorno a tale contraddizione spaziano attraverso il sogno, le possibilità, ciò che potrebbe essere, ciò che vorremmo che sia. La nuova campagna guarda al passato e si proietta in avanti, avendo come trampolino un nuovo layout che raccoglie nella tecnica fotografica del double exposure – attuale, interessante e impattante – la componente onirica, e con la divisione netta da questa data dal colore, la contraddizione dei termini “Infiniti” e “Mondi”. Ancora una volta sono stati scelti i volti per rappresentare l’ateneo. Volti di giovani, di gente comune, imperfetti eppure potenti nella loro capacità di attirare l’attenzione. Ma questa volta i visi si fondono in paesaggi urbani, naturali, soffusi, indefiniti nel tempo e nello spazio. E diventano un tutt’uno, mescolando sogno e realtà, l’infinito con il mondo. Infiniti mondi, infinite possibilità. Il ventaglio dell’offerta formativa diventa il terreno su cui coltivare le aspirazioni, i sogni, le aspettative. Diventa il ponte che unisce le speranze al futuro, un passaggio solido, un percorso concreto per una destinazione personale, per la possibilità che si è scelto di darsi. Un sentiero che va proprio dove tu vuoi approdare. Verso infinite possibilità. Verso infiniti mondi.
L’incontro nell’atrio di Scienze della comunicazione si apre con la proiezione del trailer di «Arance e martello”, un film-reportage di cui Bianchi è regista. «I puristi della cinematografia sono inorriditi nel vederlo – confessa Zoro – Ho mescolato due linguaggi diversi, quello del cinema classico e il mio modo di fare i reportage». Moltissime le domande del pubblico sulla comunicazione politica e sul suo modo personalissimo di riprendere. «Spesso mi chiedono ma dov’è la tua troupe? Io gli dico eccola qua (indicando se stesso) – ha aggiunto -. In realtà io non mi sono inventato nulla. I miei servizi nascono in maniera del tutto autarchica, spesso sono io che parlo e ho bisogno di inquadrarmi».
Poi si è passato anche ai social, e all’uso intensissimo e spregiudicato che oramai quasi tutti ne fanno. «La mia comunicazione – ha spiegato Zoro – ha un nucleo massiccio nei social e hanno un ruolo importantissimo nella trasmissione. I miei collaboratori hanno più o meno la mia stessa età, e molti di loro non sono nati con il telefonino in mano ma usano comunque i social assiduamente. Questo però ci permette di aver vissuto tutti i passaggi e le evoluzioni di internet, a partire da quando per fare un video e caricarlo su YouTube ci voleva mezza giornata. Con quello che è successo nelle ultime tre settimane ci si potrebbe fare una serie tv di tre stagioni con attori bravi». Alla fine dell’incontro Zoro è stato letteralmente preso d’assalto dai fan per selfie e autografi.
(foto di Federico De Marco)
(servizio aggiornato)
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Un bel pomeriggio tra “Buonisti”.Grande Zoro!
Vorrei capire perché l’espressione ‘Infiniti mondi’ di Giordano Bruno è un ossìmoro, quando invece ricorda da vicino i princìpi dell’olografia, che ossimoro non è.
Forse nel senso di illimitati limiti ma così si capisce poco e il non farsi capire fa tanto università…