Fibre di amianto trovate nelle macerie del terremoto destinate alla ricostruzione, sia al Cosmari che in un’azienda del Maceratese che si occupa dei trattamenti per il riutilizzo. La procura sta indagando per capire come mai ci sia la presenza di quelle fibre e sul rischio che l’amianto potesse venire riutilizzato insieme ad altri materiali. Al momento l’inchiesta è in corso e i dettagli sono coperti da segreto ma da quanto emerge alcune persone sono state iscritte nel registro degli indagati. La contestazione è di smaltimento non autorizzato di rifiuti contenenti amianto. Le indagini sono condotte dal procuratore Giovanni Giorgio. Fin qui quello che emerge dalle indagini è il fatto che al Cosmari e in una ditta che si occupa del trattamento, sono state trovate fibre di amianto insieme alle altre macerie del terremoto destinate al riutilizzo. La procedura prevede che le macerie del terremoto convergano al Cosmari dove materiali nocivi come l’amianto vengono separati. Poi, l’amianto, viene inviato ad altre aziende che si occupano del trattamento al fine della riutilizzazione. La procura vuole capire come mai l’amianto fosse insieme agli altri rifiuti del sisma e se ci fosse il rischio che tale materiale nocivo per la salute venisse poi riutilizzato. Indagini che sono partite nelle scorse settimane e dai primi riscontri in una azienda si sarebbero poi allargate. Gli accertamenti sono comunque in corso per capire se vi siano responsabilità penali.
(Gian. Gin.)
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E di conseguenza con tutta la polvere che fanno, l’amianto si sparge per chilometri così lo respira tutta Macerata?