Nuovi di zecca e già danneggiati, chiusi i bagni pubblici della stazione di Civitanova. Erano un fiore all’occhiello per pulizia e modernità, con l’apertura dietro pagamento per evitare che divenissero meta e luogo di sosta notturna per sbandati e senza tetto, eppure sono stati presi di mira da alcuni vandali ormai già da diverse settimane e il servizio non è mai stato ripristinato.
E così l’odissea di un visitatore è terminata al bar La Romana, che ormai da anni è costretto a svolgere un servizio pubblico che nessuno paga e ad aiutare chi passeggia e viene colto da improvvise necessità fisiologiche. A Civitanova infatti non si trova un bagno pubblico neanche a pagarlo. Prima svolgeva il servizio il bagno della piazzetta San Martin, ma l’amministrazione ha deciso di chiuderlo dopo una serie di overdose ed episodi di degrado che si verificavano all’interno. Con la chiusura permanente però non si è trovata una soluzione alternativa e così senza bagni pubblici chi deve fare “pipì” deve rivolgersi al privato. E il titolare della pasticceria La Romana che si trova proprio fra Corso Umberto I e la stazione ferroviaria lo sa bene, tanto che spesso nel suo locale, a fronte della consumazione, viene concesso l’utilizzo del bagno. E in tanti vanno proprio per sopperire alle carenze del pubblico. «E’ una vergogna che una città come Civitanova con 40mila abitanti non abbia un bagno pubblico funzionante. Soprattutto nella giornata del sabato quando c’è anche il mercato chi ha problemi e deve per forza utilizzare le strutture igieniche fa una gran fatica», racconta il visitatore che più volte ha segnalato e lamentato l’assenza di strutture adatte.
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Ci sono tanti disoccupati cui affidare la pulizia e il controllo dei bagni pubblici al solo costo dell’assicurazione e dei prodotti per la pulizia. Non è un problema per l’utente pagare se si trova il bagno in ordine e sicuro.
Civitasvolta ha inviato alla scorsa amministrazione due ipotesi di progetto, si consiglia l’attuale amministrazione di rispolverarli
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