di Laura Boccanera
La fanfara dei carabinieri riporta il sole a Civitanova. Partecipatissima la parata e sfilata dei 21 carabinieri a cavallo che hanno marciato e suonato nel percorso cittadino sotto gli occhi curiosi di grandi e piccini. «Civitanova è una città sacra perché bagnata dal sangue dei nostri eroi» – ha ricordato il Generale Tito Baldo Honorati durante la cerimonia ufficiale sotto Palazzo Sforza, arrivo della parata. E proprio davanti al Monumento di Sergio Piermanni il corteo si è fermato per suonare il silenzio e rendere omaggio al maresciallo dei carabinieri morto nel 1977 per mano di criminali. Il 4° Reggimento è arrivato in tarda mattinata al Varco sul mare dopo aver animato la Messa della chiesa della Santissima Annunziata a Montecosaro dove ieri la Fanfara era ospite per i festeggiamenti del patrono (leggi l’articolo). Alle 16 il corteo a cavallo è partito dalla zona dell’ex fiera e ha attraversato il lungomare sud con una sosta davanti al monumento di Sergio Piermanni. Presenti il tenente colonnello Michele Roberti, comandante provinciale dei carabinieri, il Maggiore Enzo Marinelli, comandante della Compagnia di Civitanova, il generale Tito Baldo Honorati, Roberto Ciccola, presidente dell’Anc di Civitanova che ha organizzato la manifestazione e svolto la funzione di cerimoniere del momento istituzionale, la vedova Piermanni, la signora Giovanna Paolone e la figlia Dominique, il caposquadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Civitanova Fausto Colotto, il tenete di vascello Angelo De Tommasi comandante della Capitaneria di porto e altri rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni locali tra cui Croce verde e Protezione civile. Presenti per l’amministrazione comunale gli assessori Enrico Giardini e Barbara Capponi. Al suono delle marce il IV reggimento carabinieri a cavallo ha sfilato per le vie cittadine, in viale Matteotti, via Lauro Rossi, corso Umberto I.
Tantissimi coloro che hanno voluto ricordare con foto e scatti il momento del passaggio della Fanfara e soprattutto del “vice brigadiere” Briciola, il simpatico cagnolino che è la mascotte del corpo a cavallo e che da sempre accompagna le sfilate della Fanfara a cavallo e che segue passo passo il comandante maresciallo Fabio Tassinari a capo del corteo. «Abbiamo qui un’eccellenza dell’Arma – ha detto il comandante provinciale Michele Roberti – e l’affetto della cittadinanza, così tangibile oggi, dimostra che l’Arma non è un corpo autoreferenziale, ma un patrimonio dell’Italia. Il 4° Reggimento è l’unico reggimento montato a cavallo, ma questa non è solo una manifestazione estetica con cavalli, pennacchi e sciabole, è rendere omaggio a un eroe per ricordarne l’esempio». Poi l’organizzazione ha voluto omaggiare con un dono floreale la vedova di Piermanni, la signora Paolone. Simpatico il momento dedicato alle scuole con le domande dei più piccoli, che all’inizio timidi e un pò intimoriti, si sono via via lasciati andare con le domande. C’è chi chiede se anche le donne possono entrare nella Fanfara: «certo – risponde il comandante Tassinari – ma per entrare bisogna comunque studiare tanto prima» o chi vuole sapere se i criminali vengono inseguiti al galoppo dai carabinieri a cavallo. La Fanfara ha poi eseguito la colonna sonora di Indiana Jones come omaggio a tutti i bambini presenti e chiuso con l’Inno di Mameli.
Fanfara dei carabinieri a cavallo, pubblico entusiasta (foto)
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