Il prospetto della nuova scuola di Matelica
La minoranza, a Matelica, propone una scuola nuova per il plesso in via Spontini ma alternativa a quella progettata dal Comune. Il progetto, presentato due sere fa, è stato proposto dal gruppo di minoranza “Nuovo progetto Matelica”. Nell’incontro al teatro Piermarini, moderato da Paola Giorgi, è stato presentato il progetto di un vero e proprio villaggio scolastico, da realizzare in località Boschetto, nella zona verde di fronte allo stadio.
Il prospetto prevede tre edifici, uno per la materna, uno per le elementari, l’altro per le medie ed una palestra, uniti in una vera e propria cittadella, realizzato secondo le più moderne tecniche antisismiche, che potrebbe essere collegato al vicino centro sportivo con un sovrappasso pedonale. Per la nuova scuola Spontini è molto diversa la posizione dell’amministrazione comunale, con l’edificio già finanziato dall’ordinanza del commissario alla ricostruzione. E’ previsto l’abbattimento dell’attuale plesso di via Spontini e la sua ricostruzione nello stesso posto, il Comune sarà l’ente che gestirà la costruzione, le fasi della progettazione e della gara d’appalto, dunque per essere realizzabile il progetto proposto dalla minoranza, dovrebbe essere accolto interamente dalla maggioranza.
Durante l’incontro, l’ex assessore regionale Paola Giorgi ha ricordato le grandi potenzialità della città, che ha tanto da dare ai ragazzi, anche sotto il profilo sportivo ed il grande valore della scuola di veterinaria. Ha preso poi la parola l’ex sindaco Paolo Sparvoli, che ha tirato le fila di tanti anni di impegno, partendo dall’esempio avuto da Nannino Crescentini, evidenziando anche le ricchezze culturali di Matelica, il teatro, la pinacoteca ed i reperti archeologici. Ha invitato tutti a ripartire dalle idee, affermando che proprio le scuole saranno il punto di partenza.
La psicologa Claudia Mosciatti ha spiegato l’importanza di educare i più piccoli alle emozioni, indicando nella scuola l’agenzia educativa più importante per la prevezione di problemi quali bullismo e devianza, fornendo ai bambini piena consapevolezza di sé. E’ intervenuto anche l’ingegner Francesco Clementi dell’università Politecnica delle Marche. L’ingegnere ha tracciato la differenza tra la pericolosità di un nuovo edificio progettato male e la resistenza accertata al terremoto di costruzioni in muratura, che possono essere rese antismiche. Ha indicato la necessità di resilienza e di un’evoluzione nel progettare gli edifici del futuro, specie se si ha a che fare con la sicurezza dei bambini, cercando di fare il massimo, non solo costruendo nuovi edifici, ma predisponendo l’adeguamento sismico di quelli esistenti. Il pediatra Salvatore Stasolla ha evidenziato lo choc subito dai bambini nei centri colpiti dal sisma, anche se per fortuna sono state evitate tragedie, spiegando che il suo primo desiderio è quello di riportare il sorriso sui volti dei bambini, aiutandoli insieme ad altre persone, come già avvenuto a Pieve Torina, Muccia e Valfornace.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati