Manifestazione senegalesi,
«Qui per portare messaggio di pace» (Video)

PORTO RECANATI - Oltre duecento persone hanno partecipato all'evento organizzato in seguito all'uccisione a Firenze di Idy Diene. Il sindaco Mozzicafreddo: «La criminalità va condannata qualunque sia il colore della pelle». Gli organizzatori: «Macerata città accogliente, ma dopo i fatti che sono successi si nota un clima di rigetto nei confronti dello straniero»

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La protesta dei senegalesi a Porto Recanati

 

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Manifestazione di senegalesi a Porto Recanati, 2-300 le persone (alcuni arrivati da Macerata, altri da Ancona, Jesi, Tolentino e Ascoli) che oggi pomeriggio si sono ritrovati all’Hotel House per poi muoversi verso il comune. I senegalesi hanno manifestato in seguito all’uccisione a Firenze di un loro connazionale, Idy Diene, ucciso lo scorso 5 marzo da un pensionato, Roberto Pirrone. La manifestazione si è svolta in maniera tranquilla. Presente anche l’imam. I manifestanti hanno urlato “Basta” e mostrato foto del connazionale ucciso. . Davanti alla sede del comune il sindaco Roberto Mozzicafreddo ha detto che «la criminalità va condannata qualunque sia il colore della pelle, i violenti vanno condannati tutti». Gli organizzatori della manifestazione hanno detto: «Siamo qui per esprimere solidarietà al nostro connazionale ucciso a Firenze e per portare un messaggio di pace». E’ stata letta una lettera consegnata a sindaco di Porto Recanati, per il presidente della Regione e per il sindaco di Firenze. «La nostra comunità è presente in Italia da più di un ventennio – scrivono nella lettera – e nella provincia da più di 15 anni, si è dedicata al lavoro nelle fabbriche della zona o al commercio itinerante. La città di Macerata è conosciuta come una città accogliente e solidale però l’evento tragico avvenuto a Macerata nel mese di febbraio ha avuto riflessi nei rapporti tra stranieri e autoctoni. Noi avevamo condannato con veemenza questo atto violento e ingiustificato, su un essere umano. Lo si può notare nei luoghi pubblici, che serpeggia un clima di rigetto nei confronti dello straniero». Sull’episodio di Firenze parlano di una «esecuzione di una violenza efferata per mano di un folle, candidato al suicidio pentito. Nel 2011 sempre a Firenze due senegalesi commercianti di professione, vengono trucidati da un estremista, a piazza Dalmazia. A tutte queste famiglie senegalesi, esprimiamo il nostro cordoglio. Ci rivolgiamo a lei signor prefetto, lei che rappresenta la massima autorità locale, per chiedere protezione e il pieno rispetto dei nostri diritti, in quanto cittadini a pieno titolo. Lanciamo un accorato appello per chiedere che la giustizia faccia pienamente il suo lavoro».

(Foto Federico De Marco)

(Servizio aggiornato alle 19,45)

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Un momento della manifestazione

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Il questore Antonio Pignataro

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