IL NUOVO SERVIZIO SULLA VICENDA VUONO IN QUESTO LINK: (LEGGI L’ARTICOLO).
Trasferito il questore Vincenzo Vuono, al suo posto arriva Antonio Pignataro. Secondo fonti del ministero l’avvicendamento non sarebbe legato ai recenti fatti avvenuti in città ma la tempistica in cui è avvenuto tutto è certamente singolare. Il questore si è insediato a Macerata lo scorso 20 novembre, ora rientrerà al Dipartimento di pubblica sicurezza con l’incarico di studio, ricerca e analisi. Antonio Pignataro arriverà nel capoluogo lasciando l’incarico di direttore del servizio II della Direzione centrale servizio antidroga. Dunque un esperto nella lotta allo spaccio che a Macerata resta un fenomeno particolarmente diffuso. Ufficialmente si parla di normale avvicendamento, che era previsto. In questura però questa mattina c’era stupore per l’avvicendamento.
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Siamo certi che le ragioni dell’avvicendamento siano chiarite meglio nelle prossime ore da codesta Redazione. Per il rispetto che si deve al diritto di informazione e all’intelligenza dei lettori.
«La stampa serve chi è governato, non chi governa» (dal film “The Post”, ancora nelle sale – frase tratta dalla sentenza della Corte suprema americana sull’azione legale promossa, all’inizio degli anni Settanta, dal presidente Usa Richard Nixon contro il Washington Post e il New York Times per la pubblicazione di documenti comporomettenti sulla guerra in Vietnam coperti dal segreto di Stato).
Nicola Lalla – Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P. Macerata
Certo che è molto difficile comprendere che sia un trasferimento normale dato il recente insediamento che risale ad appena il 20 novembre scorso…….
PIgnataro era dirigente del servizio centrale antidroga…non sembra una coincidenza non credete? benvenuto comunque e buon lavoro confidiamo in lei e nelle forze dell’ordine
la cosa non mi convince per nulla!!!!!!!!
Sicuramente il Questore Vuono in questi pochi mesi ha ben operato a Macerata, nonostante le difficoltà.
ma cerchiamo di non gettare il fumo sugli occhi anche perché ormai alle favole non ci crede più nessuno. E’ semplicemente assurdo parlare di un avvicendamento non legato ai recenti fatti in città.