di Monia Orazi
Dalla stasi nei lavori di messa in sicurezza della zona rossa, perché i soldi non arrivano, ai soli 38 edifici agibili tra i seicento della zona rossa, fino alla necessità di rivedere il cratere dando ai centri più colpiti maggiore sostegno, alla donazione di una scuola da parte della Fondazione Marche, ormai saltata,alla scelta delle aree sae e alle prossime demolizioni: sono questi alcuni gli argomenti trattati dal sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ieri sera, che dopo mesi di richieste sui social, ha incontrato i cittadini, nell’aula magna del polo scolastico regionale strapiena di gente. Il video della diretta streaming dell’evento su Fb, ha fatto registrare oltre cinquemila visualizzazioni. L’incontro è stato impostato sulle richieste dei cittadini, in seguito al quale sono state date le informazioni richieste, anche con slide, in cui sono stati indicati una serie di dati, di cui non si trova ancora traccia sul sito del Comune. Presenti accanto a Pasqui il segretario comunale Angelo Montaruli, l’avvocato Antonella Gamberoni, il vicesindaco Roberto Lucarelli, in platea parte della giunta ed alcuni consiglieri di maggioranza, i responsabili degli uffici comunali.
ZONA ROSSA – «Camerino ha una zona rossa di 248mila metri quadrati, la situazione distruttiva più grande di tutto il cratere, tutti dovrebbero averne consapevolezza, parlo delle istituzioni. Di quello che è Camerino – ha detto Pasqui – non è chiaro perché nel cratere i comuni sono trattati tutti allo stesso modo. Non si può dare a tutti la stessa medicina, se si va avanti così non si ricostruisce. Stiamo andando oltre qualsiasi spirito di sopportazione, con le messe in sicurezza siamo in fase di stallo perché i soldi non arrivano». Il problema evidenziato da Pasqui è che al Comune deve arrivare l’anticipazione del 10 per cento da versare ai tecnici. Nella zona rossa c’è un livello di danno pari al 90 per cento, servono oltre sei milioni di euro e un centinaio di interventi di messa in sicurezza. Pasqui ha ricordato la somma di 35mila euro data al Comune per la microzonazione, definendola inadeguata.
L’OMAGGIO DI ROBERTO CONTI – Ieri sera il fotografo Roberto Conti ha donato al primo cittadino Gianluca Pasqui una tela con la stampa di una immagine scattata durante il progetto “Un cuore per Camerino”, flash mob realizzato nei mesi scorsi in Piazza Cavour. In tantissimi si erano trovati ai piedi della zona rossa per scattare delle suggestive foto dall’alto: un grande cuore al centro della città ferita, per dimostrare la tenacia della popolazione camerte che non ha mollato e l’amore per la città ducale, oggi ferita, incastonata dei sentimenti più profondi e nei ricordi di tantissime persone. Un omaggio che il fotografo Roberto Conti ha voluto fare, tramite l’amministrazione, a tutta la città, anche con l’intento di ringraziare quanti hanno reso possibile la riuscitissima iniziativa.
INCARICO A CUCINELLA – «Se qualcuno mi spiega come si fa a sbloccare questa situazione, torno da dove sono venuto – ha detto Pasqui – il lavoro di Cucinella lo stiamo studiando, il suo team è andato due volte dal commissario De Micheli, siamo ancora in piena emergenza, l’occhio della ricostruzione viene dopo. Ho scritto al commissario, perché mi ha detto che non gli aveva mai scritto, chiedendogli come ridare, in deroga, l’incarico a Cucinella. Se non ci sarà indicata la via, indiremo un bando perché non posso più dare un incarico strategico, il piano strategico per Camerino non si può fermare così, non possiamo fermare un lavoro di cui la città ha bisogno. I licei li vogliamo fuori o dentro? Cosa vogliamo fare del centro? E’ una decisione figlia di un percorso che non dura un giorno». A questo punto dell’incontro, in modo divertente, sbeffeggiando gli spot promozionali della Regione, una signora presente ha proposto che un gruppo di camerti vada a Sanremo, al festival, vestito in abiti quattrocenteschi.
CENTRO COMMERCIALE E MANCATA DONAZIONE DELLA SCUOLA – Sollecitato sulla futura visione della città, sul futuro centro commerciale, Pasqui ha detto: «E’ stata necessaria un’integrazione al progetto, non ho avuto un comportamento tendenzioso con i commercianti, ci siamo caricati sul bilancio comunale, un percorso importante, senza avere il sostegno della città. Sul fatto che il comune è ancora alla Contram, non è per favorire l’azienda come pensa qualcuno. Gli uffici comunali dovevano andare nella Salvo D’Acquisto, per evitare una nuova costruzione ed il consumo di suolo, e avremmo dovuto avere una scuola in donazione dalla fondazione Marche». Ha proseguito il sindaco: «La Fondazione voleva entro fine aprile il terreno dove si trovano i commercianti al City park, abbiamo proposto un altro terreno e loro hanno detto di non voler più fare la donazione, così ho deciso di tenermi i commercianti con il dramma che c’è. Il Comune avrà la sua struttura, oltre tutto dovevamo mettere 500mila euro per le opere di urbanizzazione. Per il centro commerciale i lavori dovrebbero partire a febbraio, i progettisti hanno detto che sarà realizzato in cinque mesi di tempo, ma io non ci credo molto, probabilmente ci vorrà un po’ di più». Lunedì c’è la conferenza dei servizi per il progetto della struttura commerciale, entro fine febbraio dovrebbe esserci la gara d’appalto per affidare la sua costruzione.
GLI SFOLLATI – Rispondendo alle domande del pubblico, Pasqui ha detto che la Camerino del futuro sarà quella che oggi si conosce e che sarà ricostruita. Ha evidenziato come le persone in autonoma sistemazione siano scese dai 6.900 del febbraio 2017, agli attuali 3106, dato che comprende 672 studenti. Sono soltanto 1.339 i camerti che sono fuori dalla città. «A breve rientreranno una parte nelle sae, altri con la ricostruzione leggera, entro un anno e mezzo, questo si tradurrà in un numero assolutamente minimale, con un’ottima prospettiva»
DEMOLIZIONI – Saranno demoliti anche palazzo Paoletti e palazzo dei Carabinieri, non lontano dal famoso palazzo Toffee, entrambi sono già stati oggetto di messa in sicurezza per un costo di circa 200mila euro ciascuno. «Io se potessi butterei giù tutto come Gianluca Pasqui, ma come sindaco devo seguire la legge, si demolisce quando il gts (gruppo tecnico di supporto) scrive che si deve demolire, con i residenti di palazzo Toffee abbiamo intrapreso un percorso che poi ha portato alla demolizione, è un caso che fa scuola e che ci permetterà di poter demolire altri palazzi – ha detto il sindaco – devo rispettare le regole nell’interesse dei cittadini, se sbaglio a demolire ci rimettono loro. Per demolire serve il livello L4 di danno, ad esempio per palazzo Paoletti il gts ha detto di puntallare, se demolivo, all’epoca non c’era la legge e sbagliavo, i proprietari non avrebbero preso soldi, era obbligatorio puntellare». Pasqui ha aggiunto che si sta tentando di delocalizzare l’hotel Roma nell’ex collegio San Paolo.
AREE SAE – Mentre parlava dietro la testa del sindaco sono state mostrate sae dettagliate con date e cronoprogramma consegna, ma tutto sarà reso noto in una prossima conferenza stampa. «Per quanto riguarda le aree sae delle 36 inviate alla Regione, ne sono state validate 24, di cui una sola senza prescrizioni che è quella delle Cortine, il terreno intorno a Camerino presenta problemi tecnici che ogni giorno fanno allungare i lavori, è questo il motivo del ritardo, ho scelto queste aree perché non voglio che la gente si allontani dalla città, se tornassi indietro rifarei lo stesso». Pasqui ha poi fatto paragoni con Bolognola, Caldarola. In tutto sono state ordinate 311 sae, rispetto alle 512 ipotizzate nel febbraio 2017. «A Vallicelle si è verificato un grande problema tecnico, per questo si sono fermati i lavori – ha detto – dovranno essere fatte delle palificate con dei tiranti». Nella slide c’era scritto che i lavori riprenderanno entro breve.
BETTI E ALTRE OPERE – Il progetto della scuola Betti è in corso di validazione da parte del ministero dell’Istruzione, che provvederà a fare anche la gara d’appalto. Quello per il mattatoio, prima opera pubblica da ripristinare, è al vaglio finale dell’ufficio ricostruzione. E’ stata ultimata la messa in sicurezza di Santa Maria in via, altri prossimi interventi in zona rossa l’edificio dell’ex bar centrale, del mercato coperto. In programma lavori al fosso dello Scarico, per sistemare il sistema fognario, servirebbero 3 milioni e 200mila euro, ma sinora ne sono stati dati solo la metà.
CARCERE E CASERMA – Per la caserma dei carabinieri da ricostruire altrove sono stati stanziati 5 milioni di euro, soltanto 4 milioni per il nuovo carcere, cifra per cui Pasqui si è detto preoccupato in quanto serviranno tra i 15 ed i 20 milioni di euro. Altri quattro milioni complessivi sono per la riparazione della vecchia caserma e del vecchio carcere, in centro storico. In via Roma si sta ultimando la messa in sicurezza dell’ultimo edificio e le macerie sono state rimosse. La farmacia comunale sarà spostata nel nuovo centro commerciale. L’associazione “Io non crollo” ha proposto di mettere a posto la sede dell’Unione montana, nella parte da terminare, per farne spazi delle associazioni, la questione è stata portata all’attenzione del commissario De Micheli.
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