Musei danneggiati dal sisma,
80mila euro per Matelica e Pioraco

PROGETTI - Nel primo comune verrà allestito un deposito attrezzato a palazzo Ottoni, nel secondo via libera alla delocalizzazione del museo della carta e filigrana, con l'ampliamento del polo museale. I fondi sono stati stanziati dalla Regione e raccolti grazie alle donazioni dei cittadini

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Una parte delle filigrane del museo della carta di Pioraco

 

Via libera al deposito attrezzato per i beni culturali a Matelica, al piano seminterrato di palazzo Ottoni e alla delocalizzazione in altra struttura del museo della carta e filigrana di Pioraco, che si trova all’interno del palazzo comunale, reso inagibile dal sisma. La Regione Marche ha concesso ad entrambi i Comuni, un contributo per la realizzazione dei due importanti progetti culturali. A Matelica andranno 30mila euro per attrezzare con idonei scaffali ed accorgimenti tecnici il sotterraneo di palazzo Ottoni. Il deposito attrezzato era un’idea lanciata dal sindaco Alessandro Delpriori, per esporre dipinti ed opere d’arte dei musei cittadini, raccogliendo a Matelica il patrimonio culturale locale, in un luogo sicuro, idoneo dal punto di vista delle condizioni climatiche, non danneggiato dal terremoto, perché già oggetto di lavori dopo il 1997. L’intenzione dell’amministrazione è di utilizzarne una parte, anche per mostre temporanee. A Pioraco andrà un contributo di 50mila euro, per attrezzare dei locali ritenuti idonei ad ospitare il museo della carta e della filigrana, fiore all’occhiello del paese. Tutti i reperti dovrebbero essere trasferiti in nuovi locali da realizzare nell’esistente Polo museale non lontano dal Comune, comprese le preziose filigrane, opera di Luigi Casoni e di tanti maestri della locale cartiera, le attrezzature storiche che hanno reso Pioraco il paese della carta. I fondi sono stati stanziati dalla giunta regionale, guidata dal presidente Luca Ceriscioli, raccolti tramite le donazioni dei cittadini all’apposito conto corrente istituito dalla Regione dopo il sisma. «Attualmente le filigrane, in parte di proprietà della fondazione Fedrigoni, si trovano nella sede comunale, inagibile, la loro conservazione è a rischio, per questo l’amministrazione comunale ha deciso di ampliare l’esistente polo museale, dove già si trova la gualcheria, antica bottega di produzione della carta», spiega l’assessore comunale Matteo Cicconi. «Al finanziamento regionale si aggiungono donazioni private, da parte di Confindustria tramite il comitato Vita di Paese e una parte di fondi comunali, per poter realizzare locali idonei ad ospitare le nostre uniche e preziose filigrane, patrimonio storico e culturale dal valore inestimabile, garantendo i giusti parametri di umidità e temperatura. Attualmente è stata indetta la gara d’appalto, si spera di poter completare i lavori entro l’estate, al termine festeggeremo con i nostri benefattori».



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