La Madonna del Pinturicchio riparte,
«Nostro patrimonio in mano a predoni»

SAN SEVERINO - La tavola domani sarà trasferita a Bergamo per la mostra "Raffaello e l'eco del mito". L'architetto Luca Maria Cristini: «La nostra pinacoteca sarà depauperata della sua opera più importante»

- caricamento letture

MADONNA-PINTURICCHIO

 

Domani la Madonna del Pinturicchio parte dalla pinacoteca di San Severino per essere esposta a Bergamo alla mostra «Raffaello e l’eco del mito», in programma dal 27 gennaio al 6 maggio. A lanciare l’allarme è l’architetto settempedano Luca Maria Cristini. «La nostra pinacoteca resterà depauperata della sua opera più importante, su questa struttura di recente si è investito per effettuare un riallestimento delle opere, migliorandone la fruibilità, questo dipinto di grande richiamo sarà ancora assente per tutta la primavera ed il periodo di Pasqua», osserva Cristini. «Dovremmo chiamarla la “Madonna Pellegrina” più che la Madonna della Pace. Dopo la mostra di Venaria Reale del 2015-2016, quella di Roma del 2017, mi dicono essere domani in partenza per Bergamo. E la mostra su Pinturicchio che Sgarbi aveva annunciato si sarebbe fatta a San Severino, che fine ha fatto? Il nostro patrimonio artistico è in mano a dei predoni», conclude l’architetto. La Madonna della Pace è una delle poche opere autografe di Pinturicchio, arrivata a San Severino nel 1490 circa, donata al duomo di San Severino da Liberato Bartelli, alto prelato settempedano. L’opera è stata esposta a Venaria Reale in una mostra tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, più di recente al Campidoglio a Roma dal marzo al settembre 2016.



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X