Le sorelle e la mamma ricordano Giusy:
«Abbiamo sperato sino alla fine»
Fissati i funerali della 25enne

MATELICA - Ultimo saluto alla ragazza che si è spenta sabato all'ospedale di Torrette, sarà domani alle 15 in cattedrale. «Hai lasciato un dolore che non se ne andrà mai via»

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Il dramma di Giusy, domani Matelica le dice addio. Il funerale è fissato alle 15 nella cattedrale di Santa Maria a Matelica. E’ lì che si ritroveranno parenti e amici per dare l’ultimo saluto a Giusy Bartilotta, la bellissima 25enne dal volto solare e sempre sorridente, dagli occhi blu intenso, che negli ultimi tre anni ha lavorato come barista dietro al bancone del locale di via Roma. Una vita, la sua, trascorsa tra l’amore dei genitori, la mamma Nadia ed il padre Salvatore, gli altri quattro fratelli più piccoli, due maschi e due femmine, a cui da qualche anno si era aggiunto quello del fidanzato Riccardo. Era molto nota a Matelica, ma non solo, Giusy aveva tanti amici, la passione per il ballo, la musica e le fotografie di moda. Sui social in tanti l’hanno voluta ricordare. Struggenti i messaggi degli amici, delle due sorelle, il ringraziamento della mamma. A spegnere il suo sorriso, sabato pomeriggio, una malattia rarissima, che non le ha lasciato scampo, dopo cinque mesi di durissima lotta in un letto dell’ospedale Torrette di Ancona (leggi l’articolo). Domani Giusy tornerà a Matelica per l’ultimo viaggio, della sua troppo breve vita. «Grazie a tutti voi che avete fatto parte della vita di mia figlia», ha scritto sui social la mamma Nadia, per ringraziare della marea di messaggi e dediche per sua figlia. «E’ stato un colpo troppo duro per me, come per tutti quanti – scrive uno degli amici più cari -, sai quanto era importante per me salutarti, sei riuscita a resistere fino al mio rientro, è stato il regalo più grande che potessi mai farmi. Hai affrontato la battaglia più difficile e straziante della tua vita come una leonessa, soffrendo, ma sempre con il sorriso stampato in faccia. Questo è solo un millesimo dei momenti, degli sguardi e dei sorrisi che ci hai regalato, sarai l’angelo più bello, ora vai e riposa in pace».

giust-bartilotta-1Strazianti le parole della sorella Jessica: «Rimango così, piena di domande a cui nessuno riuscirà mai a darmi delle risposte. Rabbia tristezza, e confusione. Nonostante le cose stessero andando sempre peggio era impossibile pensare ed accettare una fine del genere, con i denti e con le unghie ci siamo sempre aggrappate a tutto, ci siamo sempre convinte che una via d’uscita a tutto questo ci sarebbe stata, speranzose fino alla fine, senza mai mollare, da mesi ormai, pensavamo che questo brutto periodo portasse a qualcosa di bello alla fine, ci credevamo. Un detto diceva che per arrivare al mare bisogna passare dalla sabbia anche se scotta. Tu su questa sabbia ci sei stata anche per troppo tempo, ma il mare non te lo hanno fatto più vedere. Avevo chiesto qualsiasi cosa per far sì che vivessi ancora, invece nessuno ha ascoltato. Hanno voluto te e basta. Hai lasciato un dolore che non se ne andrà mai via, sei parte del mio cuore». Le ultime parole raccontano l’orgoglio di un legame indissolubile, tra sorelle, che la morte non spezzerà mai. Ha scritto l’altra sorella Giorgia: «Tutto questo proprio tu non lo meritavi, ma sappiamo quant’è bastarda la vita. Sappiamo anche quanto hai combattuto e quanto forte sei stata, sempre a testa alta e forte come una leonessa. Potrei stare a raccontare mille cose di noi ma lascio il resto per me per ricordare tutto quando sarà il momento. Forse le nostre mille domande non avranno mai una risposta, con il tempo metabolizzerò il fatto che tu non ci sei più, che non vedrò i tuoi occhioni blu o che nessuno si lamenterà più perché io la mattina faccio troppe domande. Il vuoto che hai lasciato non potrà mai essere riempito, ma ti prometto che ci faremo forza come hai sempre fatto tu e andremo avanti perché tu ti meriti di essere ricordata nel migliore dei modi».

Il dramma di Giusy, muore a 25 anni



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