Continua con successo, presso gli eleganti locali della Lube Store di Caldarola (via Martiri di Montalto), la mostra “Pitto sculture mobili musicali” del maestro Ugo Caggiano. Sono una serie di sculture nuove che la direzione della Lube Store, sempre attenta ed interessata a tutto ciò che è arte, ha l’onore di presentare fino al 14 novembre.
di Lucio Del Gobbo
Che bello costatare che anche dalle nostre parti una grande industria, ben nota in ambito nazionale, si interessi di arte e promuova l’opera di un nostro artista, ospitandone una mostra all’interno di un proprio showroom. L’industria è la Lube, l’artista è Ugo Caggiano, il luogo è il “Lube Store” di Caldarola, in via Martiri di Montalto. Parliamo di una mostra “particolare” perché di Caggiano, artista noto per le sue pitture, le sue incisioni, le sue “Pietre miliari”, e i vari oggetti di design (tra questi anche il quadrante di un orologio commissionatogli a suo tempo dalla Swatch), qui vengono presentate “pitto-sculture mobili musicali”, dirette filiazioni di sue fantasie adolescenziali, coloratissime, geniali per varietà e qualità. Caggiano, sostanzialmente pittore, non pensa la pittura, la vive, semplicemente, e se sostituiamo il termine “pittura” con il termine “arte” comprendiamo ancora meglio quale sia il suo coinvolgimento nella complessiva sua vicenda creativa: un’immersione totale nella sfera dei sentimenti e della memoria. Egli ama perdersi nell’opera, a disposizione dei colori e delle linee, in una sorta di abbandono istintuale, dove le armonie sembrano formarsi autonomamente, come d’incanto, anche quando in realtà resistono ben incastonate e stabili nella memoria. È il miglior Caggiano, quello dove sembrano azzerarsi ogni ragionamento ed ogni consapevolezza, e per contro, l’emergere di emozioni che racchiudono in sé una totalità di motivazioni: un risultato subliminale fatto di pittura e d’arte propriamente dette.
La memoria, le immagini del suo vissuto, impregnano continuamente le sue forme, e debordano verso altre storie, più lontane nel tempo, che egli ripercorre col beneficio e la contaminazione di suggestioni assaporate in memoria. Quella che egli esprime attraverso una varietà di tecniche è un’arte a più tempi e significati, come risultante di una stratificazione di esperienze vissute, capace di evidenziarsi originalmente a livello concettuale, linguistico ed estetico, senza sacrificio di una di queste componenti. Come detto, nel suo universo hanno gran peso le emozioni e i ricordi d’infanzia; questa esposizione documenta in modo specifico tale aspetto. Le sue sculture mobili, colorate, musicali, armoniche, divertenti, sono “giocattoli” che dominano in pianta stabile il suo immaginario d’artista, e come tali vanno recepiti. Ciò non toglie che siano opere d’arte degne della serietà e del rispetto che tale definizione richiede. Consigliamo di visitare la mostra e divertirsi con i magnifichi oggetti che sono stati e sono del suo stesso divertimento; gioverà non solo all’ umore, ma anche alla ricapitolazione di un senso estetico, volto, come tanto si auspica in questo tempo, alla bellezza.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati