Daniele Rossi si dimette dal cda dell’Atac. Il consigliere di amministrazione finito al centro di una polemica a causa della sua presunta incompatibilità si è dimesso. Al suo posto Gianni Paolucci. La vicenda risale allo scorso agosto quando il partito democratico contestava la parentopoli all’interno dell’Atac e nel caso di Rossi, anche un ulteriore conflitto di interessi lavorativo. Il padre di Rossi e la sorella Monia (consigliere comunale) sono soci infatti della Servecologic che con l’Atac ha rapporti di lavoro e che nel 2016 ha gestito un appalto per smaltimento fanghi di 200 mila euro. Daniele Rossi risultava dipendente della ditta dal 2006 al 2016. Una situazione che probabilmente ha creato qualche problema e imbarazzo nonostante il sindaco Fabrizio Ciarapica all’epoca difese la scelta parlando di accuse prive di fondamento e appigli inesistenti nella formulazione dell’incompatibilità. Fatto sta che il 18 settembre Daniele Rossi ha rassegnato le proprie dimissioni da componente del cda e il 6 ottobre il sindaco ha nominato Paolucci al suo posto. Il cda dell’Atac si compone ora del presidente Massimo Belvederesi, del vice Ottavio Brini e dei consiglieri Emanuela Orlandi, Gianni Paolucci e Milena Mercuri. Quando l’opposizione parlò di parentopoli inviò anche una diffida per falso ideologico al sindaco, al presidente del consiglio, al segretario comunale e al Prefetto chiedendo di annullare la delibera di giunta con la quale venivano nominati i componenti.
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