Il rettore Adornato e la professoressa Carla Dadani
Cina e Russia: i due colossi dell’Est saranno tra i protagonisti della Notte della Ricerca organizzata dall’Università di Macerata per venerdì. Tra i quasi quaranta appuntamenti, proposti da pomeriggio fino a mezzanotte, non mancheranno occasioni per scoprire aspetti inediti e poco conosciuti di mondi solo apparentemente lontani. Sono previsti anche laboratori e perfomance per bambini in collaborazione con Cronache Maceratesi Junior. Dalle 17,30 al dipartimento di Giurisprudenza sarà aperta la mostra “Libertà di parola e censura. Il fenomeno del Samizdat in Unione Sovietica”, in collaborazione con l’associazione Memorial Internazionale e la biblioteca statale della Federazione russa, aperta al pubblico fino al 5 ottobre. La mostra presenta, con inedita ricchezza di immagini, i protagonisti e i documenti dell’opposizione al regime sovietico, dando ampio risalto figurativo a un fenomeno storico unico nel suo genere, il Samizdat, che costituì un canale di distribuzione clandestino e alternativo di scritti illegali, censurati o ostili al regime sovietico. Seguirà alle 18 la mostra e l’incontro su “Cina e Russia. Uno sguardo sul Novecento attraverso i manifesti di propaganda” e, alle 19, “Come vendere riso ai cinesi”, un momento leggero, divertente e “terapeutico” per trasformare la diffidenza in conoscenza e interesse verso uno dei Paesi più importanti sulla scena internazionale. mentre nei locali dell’ex Upim sarà, invece, allestita “L’Opera Cinese”, a cura dell’Istituto Confucio, sul teatro cinese tradizionale. Si chiude in bellezza in piazza della Libertà. Alle 20,30 saranno proiettati i cortometraggi realizzati dagli studenti nell’ambito del progetto “Looking China” e presentati ufficialmente alla Shenzhen University. I temi esplorano il contrasto tra la società tradizionale e l’attuale realtà, cosmopolita e industrializzata, della Cina moderna. Un “viaggio” che racconta il dinamismo dell’area del Guangdong a partire da punti di vista diversi e stimolanti. Alle 22,30 è la volta dello spettacolo musicale “L’Est non tace. Canzoni di protesta dall’Altra Europa”: il popolo russo ha un’enorme patrimonio di cultura popolare, fatto di favole e melodie, continuamente riprese e rielaborate dai poeti letterati e musicisti colti, cantati anche in italiano, tra gli altri da Capossela, Ligabue e Finardi. Una contro-storia della Russia sovietica e della sua cultura popolare non può prescindere da queste canzoni di grande bellezza che osavano dire ciò che non si poteva che sussurrare. La Notte della Ricerca è organizzata dallaAteneo con il patrocinio del Comune e il contributo di Isea, Eli, La Spiga edizioni, Banca Generali e Pigini Group. Il programma completo è su www.unimc.it/nottericerca.
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Facile ricordare oggi samizdat e canti di protesta dell’Altra Europa; più difficile proporre agli studenti e ai cittadini il coraggio dei dissidenti cinesi perseguitati e di quegli uomini e quelle donne del popolo che solo per protestare contro la corruzione e le prepotenze del regime cinese e dei suoi funzionari rischiano di finire incarcerati, torturati, deportati o peggio. Alla notte della ricerca manca la luce degli studenti di piazza Tienanmen.