di Giovanni De Franceschi
Uova contaminate dall’insetticida Fipronil: due sequestri anche nel Maceratese. Si allarga lo scandalo dei prodotti contaminati dopo il sequestro di alcuni lotti in un allevamento di Ostra Vetere, nell’Anconetano, ora i Nas stanno seguendo le tracce delle partite di prodotti partiti da questo allevamento e hanno messo i sigilli a 6.000 uova (per alimentazione umana), e 12.000 galline. Nel corso di queste verifiche, sono state sequestrate anche uova e prodotti provenienti da Ostra Vetere in un piccolo laboratorio artigianale di produzione di pasta all’uovo di Civitanova. Proveniva invece dall’estero il prodotto sequestrato sempre dai carabinieri del Nas, in uno stabilimento di Cingoli. In questo secondo caso, sono stati messi preventivamente messi i sigilli a 150 chili di semilavorato contenente uova e risultato positivo al Fipronil. Il lotto era partito dalla Germania, uno dei Paesi già coinvolto nella prima tranche dello scandalo ed era arrivato nel Maceratese dopo un passaggio in un’altra azienda di Milano. E’ stato proprio nella città lombarda che il lotto è stato intercettato. Dopo esser risultato positivo, i militari del Nas hanno proceduto al sequestro nelle varie aziende che lo avevano acquistato, tra cui appunto quella maceratese. Ora bisognerà capire in che quantità era presente l’insetticida: se superiore ai limiti di legge o meno. I risultati si avranno entro 48 ore. Inoltre, sono in atto, su disposizione della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute, ulteriori ispezioni mirate, eseguite insieme alle autorità sanitarie regionali, per verificare la presenza di farmaci o sostanze non autorizzate in allevamenti, procedendo con il campionamento di uova in guscio, pelle e grasso, mangimi e acque di abbeveraggio.
In totale, nelle verifiche svolte nelle ultime ore dai Nas di Viterbo e Ancona, gli interventi hanno consentito di sequestrare, perché risultati positivi all’insetticida, 60mila uova destinate al consumo da parte delle persone, 32.200 destinate all’alimentazione zootecnica, tre capannoni per allevamento con 26mila galline ovaiole e un centro di imballaggio delle uova. E ora si procederà alla denuncia di sette persone. “Una denuncia penale, se verrà riscontrato l’uso volontario di un antipatassitario per uso alimentare proibito, ma anche una denuncia di carattere amministrativo che potrebbe portare alla perdita, per questi soggetti, dell’autorizzazione all’allevamento o alla lavorazione. Attenzione però, va detto – ha spiegato il generale Lusi – che il Fipronil potrebbe essere contenuto ad esempio nei mangimi, quindi l’allevatore in questione, potrebbe essere anche totalmente estraneo alla contaminazione, che quindi potrebbe essere avvenuta anche in modo accidentale”. I reati ipotizzati, comunque, sono adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari e detenzione di alimenti tossici per l’uomo.
aspettano che ci mangiamo i prodotti contaminati cosi' non specano niente.
Nei mangimi c'è anche la formaldeide che è cancerogena ma quella sembra vada bene....
Fate il nome del pastificio!!!
In Italia non c'erano, certo, ce le siamo già magnate.....
I BUONI PRODOTTI MARCHIGIANI !!! PERCHE' NON PUBBLICATE I NOMI DELLE AZIENDE COINVOLTE !!!
Solo dal mio contadino di fiducia compro le uova fresche!!!!!!
Fate i nomi, sennò ne va a discapito anche di chi è in regola
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Evviva le uova prodotte da galline che vivono libere o semilibere in campagna; presso quei pochi coltivatori diretti che ancora ci sono. E pensare che loro non le possono vendere.
ma non ci avevano dato a bere che erano solo quelle importate? paese di m..da… sempre a difendere gli interessi di chi conta