Claudio Pini del Csla, Angelo De Tommasi Comandante della Capitaneria di porto di Civitanova, Simone Madiai Ceo di Emd 112
Otto defibrillatori per la costa maceratese. L’azienda Emd 112 ha rinnovato il parco dispositivi per il salvataggio agli chalet del lungomare di Civitanova. Sei i defibrillatori presenti sul litorale, 3 a nord e 3 a sud a distanza di circa 300 metri l’uno dall’altro, uno a Porto Potenza e uno a Porto Recanati. Il Csla (Centro di soccorso del litorale adriatico) insieme a Capitaneria di porto e all’azienda ha presentato questa mattina il progetto che raccoglie l’eredità di quanto fatto finora e semplifica le operazioni di soccorso. Il nuovo dispositivo infatti è semplicissimo da utilizzare, bastano poche manovre e si può davvero essere determinanti nel salvataggio di una vita. Lo spiega Simone Madiai, ceo di Emd 112: «Attualmente solo il 2% di chi viene colpito da infarto si salva. Avere nell’arco di 3 minuti un defibrillatore permette di salvare dal 50 all’80% di vite umane. Inoltre per ogni vita salvata l’azienda dona un ulteriore defibrillatore alla comunità». Presenti questa mattina il direttore del Csla Claudio Pini, Mauro Perugini della Protezione civile, il comandante della Capitaneria di porto di Civitanova Angelo De Tommasi e gli amministratori Maika Gabellieri e Pierpaolo Borroni. «L’intervento autonomo dei balneari che intervengono ad aumentare gli standard minimi di sicurezza sulle spiagge è qualcosa che fa la differenza – ha sottolineato De Tommasi – un’iniziativa che va oltre gli obblighi e che alza l’asticella della prevenzione».
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Va precisato che non è l’infarto ad avere una sopravvivenza del 2%, ma l’arresto cardiaco extraospedaliero! Sono due entitá profondamente diverse. Qualora trattata con defibrillazione precoce, la fibrillazione ventricolare (una causa di arresto cardiaco) può essere efficacemente trattata e consentire al paziente l’accesso a cure avanzate.