Da sinistra: Simone Vecchioni, Alessandro Angelini e Manuel rossi
Alberghi e campeggi prenotati anche da Roma e Bologna, quattro giorni di eventi, musica, laboratori, escursioni e dibattiti sul sisma. Al via domani “Terre in moto festival” che animerà fino a domenica il lago di Fiastra e i dintorni per “sostenere il cratere dal punto di vista del turismo e delle relazioni sociali”, spiega Simone Vecchioni dell’organizzazione. Presentato questa mattina il programma del festival che è frutto di un lavoro “di diversi mesi – dice Vecchioni –. Fiastra è un luogo molto bello che ha strutture ricettive ancora aperte e soprattutto potevamo organizzare l’evento senza creare disagi a chi sta lavorando nei territori colpiti. Ci sono appuntamenti adatti a tutti, dai bambini agli anziani, nati grazie al sostegno di associazioni e gruppi del luogo che hanno accettato per la maggior parte di partecipare a titolo gratuito”.
Tra gli appuntamenti da segnalare oltre ai laboratori per bambini (per cui è gradita la prenotazione), quelli dello spazio dibattiti che ospiterà ogni giorno testimonianze della situazione del cratere a un anno dal sisma e i concerti e spettacoli serali che ospiteranno tra gli altri anche Giorgio Montanini, Wu Ming e i Sick Tamburo. Il programma completo del festival è disponibile nel sito di Terre in moto. L’iniziativa è gratuita e completamente autofinanziata e gli organizzatori hanno anche lanciato una raccolta fondi per coprire le spese sulla piattaforma Produzioni dal basso che sarà attiva fino a domenica. L’elenco delle strutture ricettive è disponibile sulla pagina Facebook dell’evento. Terre in moto è una rete di realtà sociali, associazioni e imprese che hanno unito le forze dopo le scosse sismiche per intervenire sulle problematiche legate al post terremoto. Per questo alla prima edizione del festival potrebbe seguirne un’altra. “Il festival nasce dall’esigenza di far ripartire l’economia del territorio – dice Manuel Rossi dell’organizzazione -. Vorrei direi che non ce ne sarà bisogno l’anno prossimo ma il trend che c’è stato ci fa pensare che nei prossimi anni avremo ancora necessità di monitorare la situazione e avere momenti di confronto e diffusione come questo”.
(Fe. Nar.)
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