Camerino, smarrito fascicolo
sui sopralluoghi per l’agibilità

SISMA - A scoprirlo il gruppo di opposizione "Comunità e territorio" che ha richiesto un accesso agli atti per la chiesa di Santa Maria in Via. Fabio Trojani sui lavori per l'edificio religioso: "Ci sono ritardi gravi e incomprensibili"

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Le macerie di Santa Maria in Via prima della rimozione

 

A Camerino è stato smarrito a novembre un fascicolo riguardante i sopralluoghi speditivi su edifici pubblici e chiese, per verificarne l’agibilità. A scoprirlo il gruppo di opposizione “Comunità e territorio” che ha richiesto un accesso agli atti per la chiesa di Santa Maria in Via. “Al fine di vederci più chiaro abbiamo richiesto ed ottenuto di recente copia degli atti relativi alla chiesa di Santa Maria in Via: in data 16 gennaio 2017 è stata presentata dal comune di Camerino ai carabinieri una denuncia di smarrimento di un fascicolo contenente sopralluoghi speditivi relativi a verifiche di agibilità di edifici pubblici e di culto a seguito del sisma del 24 agosto 2016 – scrive il capogruppo Fabio Trojani – lo smarrimento, secondo quanto riferito nella denuncia, “si ritiene che possa risalire ai primi giorni del mese di novembre 2016”. Riteniamo che sia grave che sia andato smarrito un intero fascicolo sui sopralluoghi speditivi, con tutte le ovvie conseguenze che ciò possa comportare: speriamo che non abbia determinato ritardi negli interventi da svolgere”. Il consigliere di opposizione riprende l’intervento su Santa Maria in via, del parroco don Mariano Blanchi: “Sulla questione Santa Maria in Via, la riprova delle omissioni e dei gravi ritardi da noi denunciati è confermata dai recenti interventi del parroco. È grave che il sindaco di Camerino dichiari pubblicamente che il Comune abbia fatto tutto quanto fosse di propria competenza. Non siamo di questo avviso e ci associamo a quanto dichiarato e riferito da don Mariano, che denuncia i ritardi e le gravi inadempienze”.

santa-maria-in-viaTrojani ricorda che il secondo comma dell’articolo 15 bis del decreto terremoto consente ai sindaci di disporre interventi di messa in sicurezza, per evitare “ulteriori danni ai beni culturali e paesaggistici presenti nei propri territori, dandone immediata comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo”. Conclude il consigliere Trojani: “Lo stesso parroco riferisce che la parrocchia voleva incaricare Roberto Gagliardi e che in data 27 dicembre 2016 inviava il progetto preliminare alla Sovrintendenza e al comune di Camerino. Nessuna risposta è stata fornita nel corso di questi mesi, per cui i ritardi sono stati gravi e incomprensibili – prosegue il capogruppo – non è nostra intenzione fare facili illazioni, per cui vogliamo replicare alle provocazioni del Sindaco promuovendo un dibattito serio basato sui fatti e sugli atti. Non resteremo in silenzio di fronte ad informazioni incomplete o fuorvianti. Abbiamo il dovere di continuare a svolgere il nostro mandato”.



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