Ufficio per la ricostruzione a Caccamo, l’assessore Angelo Sciapichetti individua nelle dimensioni più grandi e nel maggior numero di dipendenti che possono lavorare nella struttura le peculiarità che hanno portato alla scelta dell’edificio di Serrapetrona a discapito di quello di Camerino. L’assessore risponde così alle dichiarazioni del sindaco camerte Gianluca Pasqui e del primo cittadino di Pieve Torina e presidente dell’Unione Montana Alessandro Gentilucci (leggi l’articolo). “La scelta della sede dell’ufficio per la ricostruzione di Macerata è caduta su Caccamo, perché quell’edificio è risultato idoneo e compatibile con le esigenze del servizio. Quello di Camerino è risultato troppo piccolo”, sostiene l’assessore alla protezione civile. I due edifici hanno circa 500 metri quadrati di differenza, il fabbricato dell’Unione montana di Camerino in via Varano è di circa mille metri quadrati lordi, mentre la struttura in località Caccamo di Serrapetrona, via Beniamino Gigli, ha una superficie utile lorda di circa 1.600 metri quadrati disponibili. Se si fa inoltre il confronto con il numero dei dipendenti, la prima struttura potrebbe ospitarne circa 50 o 60, mentre l’esigenza dell’ufficio della ricostruzione ha necessità di avere una copertura di circa 90 posti.
Una scelta che ha evidentemente seguito caratteristiche tecniche ben precise – sottolinea Sciapichetti -. In merito alla struttura di Camerino, ho già effettuato una verifica con gli uffici, e come opera pubblica verrà finanziata, con le priorità attribuitegli dall’ente, attraverso il piano delle opere pubbliche e così restituita alla collettività. Dispiace ancora una volta dover rispondere a polemiche sterili e inutili, in un momento in cui dovremmo tutti continuare a lavorare a testa bassa per risolvere i problemi”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Portatile a Pesaro Beach è lì il terremoto